
...con Luciano Moggi
Lotta serrata. Inter-Napoli, testa a testa per lo Scudetto. Tre punti di vantaggio al momento per gli azzurri e un finale di campionato ancora tutto da giocare. Come finirà? TuttoMercatoWeb.com ha interpellato l’ex dg della Juventus, Luciano Moggi.
Direttore, Inter o Napoli?
“Ancora ci sono quattro partite, è tutto da vedere. Il pallone comincia ad essere pesante per tutti, anche per il Napoli. Ovviamente i tre punti che ci sono di vantaggio potrebbero essere determinanti, ma sia Inter che Napoli sono obbligati a vincere tutte le partite che sono rimaste. Nessuno può permettersi di perdere. Poi per quanto riguarda il Napoli tengo a precisare una cosa”.
Prego.
“Ho letto tutti i giornali sulle dichiarazioni di Conte ipotizzare l’addio. Lui ha imparato da noi che bisogna dare un obiettivo alle squadre. E quindi Conte ha sentito il dovere di svegliare una squadra. Ha proposto ai calciatori degli obiettivi. Sa perfettamente che il pubblico di Napoli è sportivo, ma ha detto determinate cose per svegliare la squadra dal sonno che l’aveva accompagnata per tutta la partita. Non era un distacco, ha parlato di motivazioni. Poi che in precedenza abbia fatto riferimento alla cessione di Kvara beh, è un dato di fatto. Ma tra il Napoli e Conte c’è pieno accordo. Fateci caso: De Laurentiis non ha replicato. E poi avere i libri contabili in regola ed essere primi vuol dire conoscere il proprio mestiere”.
Che succede all’Inter?
“E’ la squadra più forte del campionato. Gli undici che giocano sono i più forti, le riserve un po’ meno. Tutte le volte ci sono degli infortuni e cose varie. Quando manca Thuram l’assenza pesa. Il problema di fondo è che è stato costruito un castello forte con gli undici da mandare in campo continuamente. Ma continuamente non possono scendere in campo, dovrebbe esserci un ricambio pari ai titolari che vanno in campo. Però non si possono avere venticinque titolari. Questa squadra paga il fatto di essere stata importante, è andata su tutte e tre le competizioni. Ed evidentemente tre competizioni sono troppe. Quando metti gente come Correa oppure Asllani non valgono gli altri. Quando dicono a De Laurentiis che non ha sostituito Kvara, ha comunque preso Conte per vincere e il mister ha fatto di necessità virtù”.
Conte resterà?
“Nessun dubbio. Se vince il campionato rimane. Altrimenti lo stesso, per riprovarci”.
Dopo Ranieri alla Roma: chi il nome giusto?
“Farei fare un altro anno a Ranieri. Ma fa anche bene a ritirarsi, difficilmente potrebbe ripetere quello che ha fatto adesso. L’allenatore più giusto potrebbe essere Allegri”.
Direttore, Inter o Napoli?
“Ancora ci sono quattro partite, è tutto da vedere. Il pallone comincia ad essere pesante per tutti, anche per il Napoli. Ovviamente i tre punti che ci sono di vantaggio potrebbero essere determinanti, ma sia Inter che Napoli sono obbligati a vincere tutte le partite che sono rimaste. Nessuno può permettersi di perdere. Poi per quanto riguarda il Napoli tengo a precisare una cosa”.
Prego.
“Ho letto tutti i giornali sulle dichiarazioni di Conte ipotizzare l’addio. Lui ha imparato da noi che bisogna dare un obiettivo alle squadre. E quindi Conte ha sentito il dovere di svegliare una squadra. Ha proposto ai calciatori degli obiettivi. Sa perfettamente che il pubblico di Napoli è sportivo, ma ha detto determinate cose per svegliare la squadra dal sonno che l’aveva accompagnata per tutta la partita. Non era un distacco, ha parlato di motivazioni. Poi che in precedenza abbia fatto riferimento alla cessione di Kvara beh, è un dato di fatto. Ma tra il Napoli e Conte c’è pieno accordo. Fateci caso: De Laurentiis non ha replicato. E poi avere i libri contabili in regola ed essere primi vuol dire conoscere il proprio mestiere”.
Che succede all’Inter?
“E’ la squadra più forte del campionato. Gli undici che giocano sono i più forti, le riserve un po’ meno. Tutte le volte ci sono degli infortuni e cose varie. Quando manca Thuram l’assenza pesa. Il problema di fondo è che è stato costruito un castello forte con gli undici da mandare in campo continuamente. Ma continuamente non possono scendere in campo, dovrebbe esserci un ricambio pari ai titolari che vanno in campo. Però non si possono avere venticinque titolari. Questa squadra paga il fatto di essere stata importante, è andata su tutte e tre le competizioni. Ed evidentemente tre competizioni sono troppe. Quando metti gente come Correa oppure Asllani non valgono gli altri. Quando dicono a De Laurentiis che non ha sostituito Kvara, ha comunque preso Conte per vincere e il mister ha fatto di necessità virtù”.
Conte resterà?
“Nessun dubbio. Se vince il campionato rimane. Altrimenti lo stesso, per riprovarci”.
Dopo Ranieri alla Roma: chi il nome giusto?
“Farei fare un altro anno a Ranieri. Ma fa anche bene a ritirarsi, difficilmente potrebbe ripetere quello che ha fatto adesso. L’allenatore più giusto potrebbe essere Allegri”.
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