
Roma Femminile, a Linari il premio “Sport e diritti umani” di Amnesty e Sport4Society
In una giornata decisamente infausta per la Roma maschile, che deve abbandonare l'Europa League dopo il ko di Bilbao, la Roma Femminile festeggia la propria calciatrice Elena Linari, alla quale Amnesty International Italia e Sport4Society hanno conferito il premio “Sport e diritti umani” 2025, nato sette anni fa - come si legge sul sito dell'associazione - "con l’obiettivo di diffondere e promuovere la cultura dei diritti umani attraverso lo sport, riconoscendo e rendendo noti gesti, simbolici o concreti, nell’ambiente sportivo".
Del premio, che lo scorso anno era stato assegnato anche a Claudio Ranieri, è stata insignita la classe 1994 "per il suo costante impegno nella tutela dei diritti umani e contro ogni forma di discriminazione".
Queste, ai canali ufficiali della Fnsi, le parole della giallorossa: "Sono molto emozionata per questo premio. Espormi e metterci la faccia - ha commentato Linari - è qualcosa in cui credo molto, ma ricevere un riconoscimento da una giuria così prestigiosa è un vero onore. Sono convinta che il calcio, e lo sport in generale, abbia il potere straordinario di accendere i riflettori su esempi non solo virtuosi, ma anche autenticamente umani. Noi sportivi abbiamo la responsabilità di trasmettere valori fondamentali come semplicità, inclusività ed empatia, affinché possano ispirare e unire chi ci segue e ci tifa".
Del premio, che lo scorso anno era stato assegnato anche a Claudio Ranieri, è stata insignita la classe 1994 "per il suo costante impegno nella tutela dei diritti umani e contro ogni forma di discriminazione".
Queste, ai canali ufficiali della Fnsi, le parole della giallorossa: "Sono molto emozionata per questo premio. Espormi e metterci la faccia - ha commentato Linari - è qualcosa in cui credo molto, ma ricevere un riconoscimento da una giuria così prestigiosa è un vero onore. Sono convinta che il calcio, e lo sport in generale, abbia il potere straordinario di accendere i riflettori su esempi non solo virtuosi, ma anche autenticamente umani. Noi sportivi abbiamo la responsabilità di trasmettere valori fondamentali come semplicità, inclusività ed empatia, affinché possano ispirare e unire chi ci segue e ci tifa".

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