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Roma, qualificazione in bilico: una vittoria per evitare calcoli
Tutto pronto per la grande sfida europea: la Roma di Ranieri affronta l’Eintracht Francoforte in un match che sa di finale. I giallorossi, reduci dal ko con l’AZ Alkmaar, hanno ancora il destino nelle proprie mani e, con i tre punti, potrebbero blindare la qualificazione ai playoff di Europa League. Attualmente ventunesimi con 9 punti, la Roma è in lotta serrata con Ferencvaros, Fenerbahçe e Besiktas, che hanno la stessa quota ma una peggiore differenza reti. Alle loro spalle, il Porto è pronto a insidiare le ultime posizioni utili per accedere agli spareggi.
Battere l’Eintracht significherebbe arrivare almeno ventiquattresimi, indipendentemente dagli altri risultati. Un pareggio lascerebbe qualche speranza, ma costringerebbe i giallorossi a guardare con ansia le sfide del Ferencvaros contro l’AZ, del Fenerbahçe contro il Midtjylland e del Besiktas contro il Twente, tutte decisive per la corsa ai playoff. La sconfitta, invece, complicherebbe il discorso qualificazione, rendendo necessario un incastro favorevole dagli altri campi.
Ma per la Roma non è tempo di fare calcoli: serve una prova di carattere per imporsi su un Eintracht che, pur orfano di Omar Marmoush (ceduto al City per 75 milioni), resta un avversario pericoloso. I tedeschi si affidano ora a Ekitiké, centravanti tecnico più che fisico, che riceve palla prevalentemente con passaggi rasoterra. La chiave del match potrebbe essere la compattezza difensiva: Ranieri dovrà organizzare un blocco centrale per costringere l’Eintracht a cercare soluzioni sulle fasce, dove è meno efficace.
Occhi puntati su Mats Hummels, leader della retroguardia giallorossa e autentico incubo per i tedeschi, contro cui ha già segnato cinque reti in carriera. L’Eintracht, dal canto suo, potrebbe alternare momenti di pressione alta a fasi più attendiste, cercando di sfruttare gli errori degli avversari nella costruzione dal basso.
All’Olimpico nulla è scritto, ma è certo che serviranno attenzione, concretezza e la giusta gestione dei momenti chiave. Con una vittoria, la qualificazione sarebbe certa. Ora tocca alla squadra dimostrare di meritarsela.
Battere l’Eintracht significherebbe arrivare almeno ventiquattresimi, indipendentemente dagli altri risultati. Un pareggio lascerebbe qualche speranza, ma costringerebbe i giallorossi a guardare con ansia le sfide del Ferencvaros contro l’AZ, del Fenerbahçe contro il Midtjylland e del Besiktas contro il Twente, tutte decisive per la corsa ai playoff. La sconfitta, invece, complicherebbe il discorso qualificazione, rendendo necessario un incastro favorevole dagli altri campi.
Ma per la Roma non è tempo di fare calcoli: serve una prova di carattere per imporsi su un Eintracht che, pur orfano di Omar Marmoush (ceduto al City per 75 milioni), resta un avversario pericoloso. I tedeschi si affidano ora a Ekitiké, centravanti tecnico più che fisico, che riceve palla prevalentemente con passaggi rasoterra. La chiave del match potrebbe essere la compattezza difensiva: Ranieri dovrà organizzare un blocco centrale per costringere l’Eintracht a cercare soluzioni sulle fasce, dove è meno efficace.
Occhi puntati su Mats Hummels, leader della retroguardia giallorossa e autentico incubo per i tedeschi, contro cui ha già segnato cinque reti in carriera. L’Eintracht, dal canto suo, potrebbe alternare momenti di pressione alta a fasi più attendiste, cercando di sfruttare gli errori degli avversari nella costruzione dal basso.
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