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Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 13 novembre
ECCO IL SUCCESSORE DI JURIC: RANIERI SBARCARO A ROMA. JUVENTUS, NON C'E' INTESA CON VLAHOVIC PER IL RINNOVO. INTANTO POGBA VA VERSO LA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO. NAPOLI, NUOVA IDEA A CENTROCAMPO: SPUNTA TAYLOR DELL'AJAX. IL MILAN CERCA UN CENTROCAMPISTA: SI GUARDA IN SERIE A. TORINO, I NOMI PER L'EVENTUALE POST-VANOLI: A GENNAIO LA PRIORITA' E' ZAPATA. SU DANIEL MALDINI C'E' ANCHE GASPERINI.
ROMA
"Una bella gatta da pelare? Per questo mi hanno chiamato". Prime parole da "nuovo" allenatore della Roma per Claudio Ranieri, tecnico che aveva annunciato il termine della sua carriera sulle panchine dei club dopo Cagliari salvo poi fare marcia indietro di fronte alle necessità giallorosse. Il tecnico di Testaccio nelle scorse ore è volato a Londra per incontrare Dan e Ryan Friedkin che, dopo l'esonero di Ivan Juric in seguito alla sconfitta contro il Bologna all'Olimpico, avevano avviato la ricerca dell'allenatore che avrebbe dovuto risollevare le sorti di Dybala e compagni e traghettare la squadra fino al termine del campionato.
Momento non facile per la Roma e per Paulo Dybala. La formazione della capitale ha perso quattro delle ultime cinque partite in campionato e ha optato per il cambio in panchina. 3 punti in classifica sono un bottino magro per una squadra come i giallorossi, allestita in estate con tanti investimenti per raggiungere traguardi importanti. Patisce questa situazione anche Paulo Dybala. L’attaccante argentino, che in estate aveva rinunciato ad una grossa offerta dall’Arabia Saudita, non sta rendendo come lui sa fare. Per ora ha giocato solo in campionato collezionando nove presenze e realizzando soltanto due reti. Al momento è ai box per un problema muscolare con la speranza che possa rientrare il prima possibile. Adesso ovviamente ci si interroga anche su quale posa essere il suo futuro. La clausola per il rinnovo, costoso, fino al 2026 è legata alla presenza almeno per 45’ in circa 14-15 gare. Secondo quanto riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, non sarebbe da escludere nemmeno la possibilità che il giocatore possa partire nella prossima finestra invernale di trattative.
INTER
Ormai è un autentico co-titolare per l'Inter, dopo una prima stagione di adattamento. Adesso Yann Bisseck ha acquisito uno status importante in Europa, giocando grandi partite contro Arsenal e Man City, ed è diventato un uomo su cui Simone Inzaghi punta parecchio. Al punto che la società nerazzurra, raccontato da Sky Sport, ha rapidamente chiuso per il rinnovo di contratto, blindando il classe 2000 cresciuto nel settore giovanile del Colonia. L'attuale accordo sarà prolungato fino al 2029 e la trattativa ha subito un'accelerazione decisiva in queste ore. L'annuncio ufficiale del rinnovo è previsto entro la fine della settimana, con un cospicuo aumento dell'ingaggio: da 700 mila euro annui, il suo ingaggio attuale, Bisseck arriverà a guadagnare più del doppio, ossia 1,5 milioni di euro a stagione. Un modo anche per gratificare l'ottimo percorso di crescita fatto dal ragazzo, utilizzato ormai quasi al livello dei titolari da parte di Simone Inzaghi.
JUVENTUS
Dall'inizio del nuovo corso in casa Juve hanno rinnovato praticamente tutti. Mancano all’appello solo Milik (riscattato appena prima dell’arrivo di Giuntoli) e Danilo, pronto a rivedere l’attuale accordo in scadenza per rinunciare alla clausola di prolungamento automatico nel caso in cui disputasse il 50% di partite. E poi manca Dusan Vlahovic, evidenzia oggi La Stampa. È soprattutto di soldi che si parla tra la dirigenza bianconera e l’entourage del centravanti serbo, storicamente guidato dall’agente Darko Ristic. I dialoghi d’altronde sono iniziati ormai nell’estate 2023, poco dopo la decisione da parte della Juve di togliere dal mercato Vlahovic a lungo al centro di trattative in uscita, a cominciare da quella con il Chelsea che avrebbe coinvolto Romelu Lukaku. Non se ne fece nulla, da lì in poi Vlahovic è tornato al centro del progetto e non solo al centro dell’attacco. Con quel super ingaggio da quasi 25 milioni lordi a rappresentare un argomento di discussione sempre attuale in casa Juve: fuori dai parametri di questo nuovo corso che sta vedendo il club impegnato a ridimensionare i costi pur cercando di tenere alto il tasso tecnico di una squadra sempre più giovane. Contatti frequenti da più di un anno dunque, non manca la volontà a parlare di un prolungamento dell’attuale accordo in scadenza al 30 giugno 2026 da parte di Vlahovic, ma la Juve punta a rivedere l’ingaggio o almeno a rimodularlo sensibilmente tra parte fissa e bonus. Un punto di incontro, però, per il momento ancora non c‘è. In agenda nuovi incontri già entro la fine del 2024, dalla Continassa filtra un cauto ottimismo che non sempre trova riscontri dall’altra parte.
Quale futuro per Paul Pogba? Di certo non a tinte bianconero. La Juventus, infatti, è vicinissima alla risoluzione del contratto del centrocampista francese, stando a quanto riferito dal Corriere dello Sport. Le diplomazie sono al lavoro dallo scorso 7 ottobre, quando il Tas ha ridotto la squalifica da quattro anni a diciotto mesi, permettendogli quindi di rientrare in campo già dal prossimo marzo. Una sentenza definitiva che non aveva colto impreparata la Juve, che attendeva la conclusione del procedimento dal settembre 2023, quando il controllo antidoping aveva evidenziato la positività al Dhea, il deidroepiandrosterone, un androgeno più potente del testosterone che la Wada aveva inserito fra le sostanze proibite da un decennio. Nel frattempo Pogba era rimasto al minimo salariale - circa ventisettemila e 300 euro lordi l'anno - ma con un contratto potenzialmente da otto milioni netti, che si riattiverà in caso non si arrivi a una rottura. La Juventus può sfruttare la squalifica per risolvere unilateramente l'accordo con il transalpino. Di più, in via ipotetica potrebbe anche chiedere i danni per la sua condotta che è una chiara infrazione del rapporto siglato in sede di stesura del contratto. Dall'altra parte, con una risoluzione unilaterale, non è da escludere uno strascico legale che - come insegnato recentemente il lodo Cristiano Ronaldo - pur con una ragionevole certezza della propria versione significherebbe battaglia nelle aule di un Tribunale, con l'imponderabilità della decisione di un giudice. Proprio per questo l'argomento è delicato, seppur la scelta della Juve sia irremovibile.
NAPOLI
Uno sguardo al centrocampo per il Napoli. Se da una parte mister Antonio Conte sta lavorando sul campo per cercare di mantenere il livello di prestazioni e risultato alto, dall'altra il club è alla ricerca di nuovi innesti dal mercato. La società partenopea è intenzionata a rinforzare la rosa per cercare di aumentare il livello di competitività e soprattutto continuare la corsa per certificare il ritorno nelle coppe europee, specialmente in Champions. E allora ecco che escono i primi profili che piacerebbero agli azzurri per il mese di gennaio. Secondo quanto riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, le attenzioni sarebbero rivolte verso Kenneth Taylor di proprietà dell'Ajax. Giocatore che parte da sinistra per cercare poi l'inserimento in area di rigore offendo ai compagni assist per poi andare a segno. Il suo valore di mercato dovrebbe aggirarsi attorno ai 20 milioni di euro e ci sarebbero le possibilità che si apra una trattativa.
MILAN
Il Milan cerca rinforzi per il centrocampo. Manca ancora poco più di un mese e mezzo ma in via Aldo Rossi si pensa alla prossima finestra invernale di trattative. Paulo Fonseca chiede nuovi innesti per poter affrontare una seconda parte di stagione in crescendo dopo alcuni risultati decisamente altalenanti. L'intenzione è quella di trovare giocatori che possano dare un po' di respiro a Fofana e Rijnders. I due infatti, da quando sono entrambi a disposizione ovvero dal 31 agosto, hanno sempre iniziato dal primo minuto. Ed è per questo che l'idea è di trovare un elemento che possa dare un po' di respiro ai due e allo stesso tempo dia anche affidabilità. Uno dei nomi sul taccuino rossonero è sempre quello di Morten Frendrup del Genoa, imprescindibile per Alberto Gilardino da quando è sulla panchina rossoblù. Secondo quanto riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, un altro nome che piace alla dirigenza sarebbe quello di Reda Belahyane di proprietà del Verona. Non è da escludere nemmeno una possibilità estera. Sempre secondo il quotidiano, fra gli obiettivi potrebbe esserci anche Lucas Gourna-Douath di proprietà del Salisburgo che nella stagione in corso, fra campionato e coppe, ha collezionato 17 presenze con un gol e due assist.
ATALANTA
L'Atalanta è lì, a -1 dal Napoli, con la consapevolezza di non essere più la Cenerentola di una favola incantata, ma una realtà solida, in grado di competere per determinati traguardi. Il Corriere dello Sport di oggi analizza le chance di tornare sul mercato a gennaio della Dea: Scalvini è sulla via del recupero, Scamacca tornerà ad inserirsi gradualmente col nuovo anno. Sullo sfondo resta Daniel Maldini, un giocatore che rispecchia in pieno le caratteristiche: talento pronto a sbocciare, giocatore duttile in grado di ricoprire diversi ruoli, ma soprattutto una clausola da 12 milioni di euro per le squadre italiane (15 per i club esteri). Al momento si tratta soltanto di voci, complicato l'affondo già a gennaio, ma visti gli apprezzamenti dell'ultimo periodo il figlio d'arte rimane comunque nell'orbita nerazzurra. Al di là delle pedine, il momento d'oro viene alimentato dalla cognizione di aver raggiunto un livello successivo. La vittoria dell'Europa League ha svolto il ruolo di tassello mancante, non tanto per le coppe in bacheca, ma per far capire che i sogni calcistici, se supportati da una buona base, possono realizzarsi. E tale convinzione, al di là dell'eventuale corsa scudetto, è maturata nell'arco della gestione Gasperini grazie alle notti europee in cui la Dea è riuscita sempre ad esprimere il proprio potenziale. Inoltre la vittoria casalinga con l'Udinese, giocata col pilota automatico in un primo tempo rivedibile, ha dato ancor più fiducia.
TORINO
Il Torino è sprofondato in un passato che sperava di aver dimenticato, rovinando in quarantuno giorni la partenza migliore degli ultimi 47 anni con il peggior rendimento di una squadra in Serie A nello stesso lasso di tempo, sottolinea oggi La Stampa. Il clamoroso sfogo di Paolo Vanoli alla squadra negli spogliatoi dopo la figuraccia nel derby - "Sveglia, così si va in B" - è il grido di allarme di un allenatore che in poco tempo ha già toccato con mano tutte le problematiche che da anni logorano l’ambiente. E adesso rischiano di contaminare pure lui, il meno colpevole di tutti. Che gode anche del credito dei tifosi, ma è di fronte al primo grande test della sua seconda carriera. È sotto osservazione della proprietà, che gli ha confermato la fiducia ma rimane vigile. Le suggestioni sono piste complicate per via dei costi: la prima porta a Sarri, già sognato la scorsa estate, la seconda a chi l’ha sostituito alla Lazio, Tudor. Costa molto di meno l’ex Cioffi, l’anno scorso sulla panchina dell’Udinese. Mentre trova solo smentite l’idea Mazzarri. La sfida con il Monza in programma tra undici giorni si traveste in esame quasi decisivo per la stagione del Torino.
Dopo un avvio da titolare, Beto all'Everton è scivolato nelle gerarchie, finendo per collezionare diverse presenze, ma molte delle quali da subentrato. Un trend che ne sta facendo calare la valutazione del cartellino, dal momento che dai 30 milioni versati all’Udinese, attualmente Beto non ne vale più di 20. Una discesa che rischia di continuare - sottolinea Tuttosport - a meno che il giocatore non passi a una squadra nella quale avere le chance godute, e sfruttate, nell’Udinese. Da qui le speranze coltivate dal Torino. Le cifre dell’operazione sono in teoria un muro invalicabile, ma in pratica possono essere “aggirate”. Nel senso che Vagnati non può nemmeno pensare di acquistare il giocatore. Che, però, l’Everton non esclude di concedere in prestito, a condizione che il calciatore abbia garanzia di impiego in modo tale da rivalutarsi. E qui le esigenze dei Toffees e del Torino coincidono. Nel Toro, che con l’infortunio di Zapata ha perso larga parte del potenziale offensivo - nessun gol segnato e pochissime occasioni create nelle ultime tre uscite -, il centravanti nato a Lisbona avrebbe il posto fisso.
IL TOTTENHAM STUDIA UNA MOSSA PER GREALISH. Il MAN CITY PENSA AI RINFORZI DEL FUTURO. BARCELLONA, OMORODION L'OBIETTIVO NUMERO UNO PER IL DOPO-LEWANDOWSKI. NUOVA VITA PER ANTONINI: L'ITALIANO VA AD ALLENARE L'U17 DELL'AL NASSR
Il Tottenham sta pensando seriamente di ingaggiare Jack Grealish del Manchester City. Gli Spurs sanno che Postecoglou vuole avere più opzioni in avanti ed è per questo che vogliono accontentarlo: il 29enne rappresenta il profilo ideale per permettere al club di crescere. Le caratteristiche che il tecnico cerca nell'inglese sono soprattutto la sua capacità di guadagnare falli, dribblare e rallentare anche il gioco tenendo il pallone. Improbabile che l'operazione possa finalizzarsi a gennaio perché il Manchester City vorrebbe trattenere tutti i calciatori in rosa. Guardiola ha escluso Grealish dai titolari e questo è uno dei motivi che spingono l'esterno a volersi trasferire. Il suo desiderio è quello di giocare con continuità e al Tottenham potrebbe sicuramente farlo. Un altro aspetto fondamentale è che la società di Levy centri la qualificazione alla prossima Champions League, cosa che faciliterebbe la scelta del classe '95. A riportarlo è FootballInsider.com. Grealish vanta 135 presenze e 14 gol con il Manchester City, club con cui ha vinto una Champions League, un Mondiale per Club, una Supercoppa Europea, una FA Cup e 3 Premier League. L'esterno ha vestito anche la maglia dell'Aston Villa, con cui ha totalizzato 213 presenze e 32 reti, così come quella del Notts County, dove è andato a segno 5 volte in 39 apparizioni. Da menzionare anche le 43 gare e i 6 gol con l'U21 dei Villans.
Il Barcellona cerca di tutelarsi e resta attivo nella ricerca di un centravanti che possa sostituire Robert Lewandowski qualora dovesse decidere di trasferirsi a fine stagione. Secondo quanto riportato da ElNacional.cat, i club in Arabia Saudita potrebbero offrirgli uno stipendio esorbitante, che potrebbe farlo vacillare quando si avvia verso gli ultimi anni della sua carriera. Joan Laporta e Deco hanno già una lista di nomi di giocatori pronti a raccogliere la sua eredità: Viktor Gyokeres dello Sporting CP, Alexander Isak del Newcastle, Erling Braut Haaland del Manchester City, Jonathan David del Lille e Omar Marmoush dell'Eintracht Francoforte. Recentemente però se ne è aggiunto un altro al taccuino dei dirigenti ed è Samu Omorodion del Porto. La sua evoluzione è monitorata da tempo dai blaugrana, che spenderebbero relativamente poco per acquistarlo, circa 40 milioni di euro, il che lo rende probabilmente uno dei meno costosi tra i profili di un certo livello. L'attaccante vanta 13 presenze e 12 gol con il Porto, una gara e un gol con il Granada, 36 gettoni e 18 reti con il Recre Granada e infine 35 match e 8 gol con l'Alaves. Non ha ancora debuttato con la Spagna, ma ha preso parte a 11 incontri con l'Under 21, 5 con l'Under 19 e 4 con l'Olimpica, segnando rispettivamente 6, 1 e 1 gol.
Pep Guardiola ha posto le sue condizioni per restare ancora al Manchester City: vuole due difensori per la prossima stagione. Secondo quanto riportato da FootballTransfers.com, il tecnico ha messo gli occhi su Sepp van den Berg del Brentford, che ha attirato la sua attenzione in un'amichevole pre-campionato nel 2021 e da lì è sempre stato nel mirino dell'ex Barcellona. Difficile lasci il club che lo ha ingaggiato in estate a gennaio, ma in futuro le cose potrebbero cambiare, magari nella sessione di mercato successiva. Un altro profilo che Guardiola considera all'altezza del Manchester City è quello di Jeremie Frimpong del Bayer Leverkusen, dove però lui si trova molto bene. La scorsa stagione ha segnato 14 gol sotto la guida di Xabi Alonso e si è dimostrato fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi, ovvero la vittoria della Bundesliga, della Coppa di Germania e il raggiungimento della finale di Europa League, persa malamente 3-0 contro l'Atalanta di Gasperini e Lookman. Il contratto di Guardiola scadrà nel 2025 e non è ancora chiaro che cosa voglia fare, ma le speranze di un rinnovo di contratto non sono del tutto svanite. Servirà uno sforzo reciproco per andare avanti insieme e fugare i dubbi del tecnico spagnolo.
Luca Antonini è il nuovo allenatore dell'Al-Nassr Under 17. A darne l'annuncio è lo stesso ex terzino del Milan, che ha pubblicato un post sul proprio profilo Instagram, nel quale si vede lui in tenuta da tecnico dei gialloblù, pronto per questa nuova avventura. L'italiano ha commentato così la notizia: "Inizia un nuovo capitolo della mia vita!!! Grazie all'Al-Nassr per avermi dato l'opportunità di essere il capo allenatore dell'Under 17. Sono felice e orgoglioso di far parte di questo grande club. Questa foto è anche la festa della prima partita e della prima mia vittoria personale. Grazie ai miei ragazzi che hanno reso possibile tutto questo!!! Yallah Al-Nassr".
ROMA
"Una bella gatta da pelare? Per questo mi hanno chiamato". Prime parole da "nuovo" allenatore della Roma per Claudio Ranieri, tecnico che aveva annunciato il termine della sua carriera sulle panchine dei club dopo Cagliari salvo poi fare marcia indietro di fronte alle necessità giallorosse. Il tecnico di Testaccio nelle scorse ore è volato a Londra per incontrare Dan e Ryan Friedkin che, dopo l'esonero di Ivan Juric in seguito alla sconfitta contro il Bologna all'Olimpico, avevano avviato la ricerca dell'allenatore che avrebbe dovuto risollevare le sorti di Dybala e compagni e traghettare la squadra fino al termine del campionato.
Momento non facile per la Roma e per Paulo Dybala. La formazione della capitale ha perso quattro delle ultime cinque partite in campionato e ha optato per il cambio in panchina. 3 punti in classifica sono un bottino magro per una squadra come i giallorossi, allestita in estate con tanti investimenti per raggiungere traguardi importanti. Patisce questa situazione anche Paulo Dybala. L’attaccante argentino, che in estate aveva rinunciato ad una grossa offerta dall’Arabia Saudita, non sta rendendo come lui sa fare. Per ora ha giocato solo in campionato collezionando nove presenze e realizzando soltanto due reti. Al momento è ai box per un problema muscolare con la speranza che possa rientrare il prima possibile. Adesso ovviamente ci si interroga anche su quale posa essere il suo futuro. La clausola per il rinnovo, costoso, fino al 2026 è legata alla presenza almeno per 45’ in circa 14-15 gare. Secondo quanto riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, non sarebbe da escludere nemmeno la possibilità che il giocatore possa partire nella prossima finestra invernale di trattative.
INTER
Ormai è un autentico co-titolare per l'Inter, dopo una prima stagione di adattamento. Adesso Yann Bisseck ha acquisito uno status importante in Europa, giocando grandi partite contro Arsenal e Man City, ed è diventato un uomo su cui Simone Inzaghi punta parecchio. Al punto che la società nerazzurra, raccontato da Sky Sport, ha rapidamente chiuso per il rinnovo di contratto, blindando il classe 2000 cresciuto nel settore giovanile del Colonia. L'attuale accordo sarà prolungato fino al 2029 e la trattativa ha subito un'accelerazione decisiva in queste ore. L'annuncio ufficiale del rinnovo è previsto entro la fine della settimana, con un cospicuo aumento dell'ingaggio: da 700 mila euro annui, il suo ingaggio attuale, Bisseck arriverà a guadagnare più del doppio, ossia 1,5 milioni di euro a stagione. Un modo anche per gratificare l'ottimo percorso di crescita fatto dal ragazzo, utilizzato ormai quasi al livello dei titolari da parte di Simone Inzaghi.
JUVENTUS
Dall'inizio del nuovo corso in casa Juve hanno rinnovato praticamente tutti. Mancano all’appello solo Milik (riscattato appena prima dell’arrivo di Giuntoli) e Danilo, pronto a rivedere l’attuale accordo in scadenza per rinunciare alla clausola di prolungamento automatico nel caso in cui disputasse il 50% di partite. E poi manca Dusan Vlahovic, evidenzia oggi La Stampa. È soprattutto di soldi che si parla tra la dirigenza bianconera e l’entourage del centravanti serbo, storicamente guidato dall’agente Darko Ristic. I dialoghi d’altronde sono iniziati ormai nell’estate 2023, poco dopo la decisione da parte della Juve di togliere dal mercato Vlahovic a lungo al centro di trattative in uscita, a cominciare da quella con il Chelsea che avrebbe coinvolto Romelu Lukaku. Non se ne fece nulla, da lì in poi Vlahovic è tornato al centro del progetto e non solo al centro dell’attacco. Con quel super ingaggio da quasi 25 milioni lordi a rappresentare un argomento di discussione sempre attuale in casa Juve: fuori dai parametri di questo nuovo corso che sta vedendo il club impegnato a ridimensionare i costi pur cercando di tenere alto il tasso tecnico di una squadra sempre più giovane. Contatti frequenti da più di un anno dunque, non manca la volontà a parlare di un prolungamento dell’attuale accordo in scadenza al 30 giugno 2026 da parte di Vlahovic, ma la Juve punta a rivedere l’ingaggio o almeno a rimodularlo sensibilmente tra parte fissa e bonus. Un punto di incontro, però, per il momento ancora non c‘è. In agenda nuovi incontri già entro la fine del 2024, dalla Continassa filtra un cauto ottimismo che non sempre trova riscontri dall’altra parte.
Quale futuro per Paul Pogba? Di certo non a tinte bianconero. La Juventus, infatti, è vicinissima alla risoluzione del contratto del centrocampista francese, stando a quanto riferito dal Corriere dello Sport. Le diplomazie sono al lavoro dallo scorso 7 ottobre, quando il Tas ha ridotto la squalifica da quattro anni a diciotto mesi, permettendogli quindi di rientrare in campo già dal prossimo marzo. Una sentenza definitiva che non aveva colto impreparata la Juve, che attendeva la conclusione del procedimento dal settembre 2023, quando il controllo antidoping aveva evidenziato la positività al Dhea, il deidroepiandrosterone, un androgeno più potente del testosterone che la Wada aveva inserito fra le sostanze proibite da un decennio. Nel frattempo Pogba era rimasto al minimo salariale - circa ventisettemila e 300 euro lordi l'anno - ma con un contratto potenzialmente da otto milioni netti, che si riattiverà in caso non si arrivi a una rottura. La Juventus può sfruttare la squalifica per risolvere unilateramente l'accordo con il transalpino. Di più, in via ipotetica potrebbe anche chiedere i danni per la sua condotta che è una chiara infrazione del rapporto siglato in sede di stesura del contratto. Dall'altra parte, con una risoluzione unilaterale, non è da escludere uno strascico legale che - come insegnato recentemente il lodo Cristiano Ronaldo - pur con una ragionevole certezza della propria versione significherebbe battaglia nelle aule di un Tribunale, con l'imponderabilità della decisione di un giudice. Proprio per questo l'argomento è delicato, seppur la scelta della Juve sia irremovibile.
NAPOLI
Uno sguardo al centrocampo per il Napoli. Se da una parte mister Antonio Conte sta lavorando sul campo per cercare di mantenere il livello di prestazioni e risultato alto, dall'altra il club è alla ricerca di nuovi innesti dal mercato. La società partenopea è intenzionata a rinforzare la rosa per cercare di aumentare il livello di competitività e soprattutto continuare la corsa per certificare il ritorno nelle coppe europee, specialmente in Champions. E allora ecco che escono i primi profili che piacerebbero agli azzurri per il mese di gennaio. Secondo quanto riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, le attenzioni sarebbero rivolte verso Kenneth Taylor di proprietà dell'Ajax. Giocatore che parte da sinistra per cercare poi l'inserimento in area di rigore offendo ai compagni assist per poi andare a segno. Il suo valore di mercato dovrebbe aggirarsi attorno ai 20 milioni di euro e ci sarebbero le possibilità che si apra una trattativa.
MILAN
Il Milan cerca rinforzi per il centrocampo. Manca ancora poco più di un mese e mezzo ma in via Aldo Rossi si pensa alla prossima finestra invernale di trattative. Paulo Fonseca chiede nuovi innesti per poter affrontare una seconda parte di stagione in crescendo dopo alcuni risultati decisamente altalenanti. L'intenzione è quella di trovare giocatori che possano dare un po' di respiro a Fofana e Rijnders. I due infatti, da quando sono entrambi a disposizione ovvero dal 31 agosto, hanno sempre iniziato dal primo minuto. Ed è per questo che l'idea è di trovare un elemento che possa dare un po' di respiro ai due e allo stesso tempo dia anche affidabilità. Uno dei nomi sul taccuino rossonero è sempre quello di Morten Frendrup del Genoa, imprescindibile per Alberto Gilardino da quando è sulla panchina rossoblù. Secondo quanto riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, un altro nome che piace alla dirigenza sarebbe quello di Reda Belahyane di proprietà del Verona. Non è da escludere nemmeno una possibilità estera. Sempre secondo il quotidiano, fra gli obiettivi potrebbe esserci anche Lucas Gourna-Douath di proprietà del Salisburgo che nella stagione in corso, fra campionato e coppe, ha collezionato 17 presenze con un gol e due assist.
ATALANTA
L'Atalanta è lì, a -1 dal Napoli, con la consapevolezza di non essere più la Cenerentola di una favola incantata, ma una realtà solida, in grado di competere per determinati traguardi. Il Corriere dello Sport di oggi analizza le chance di tornare sul mercato a gennaio della Dea: Scalvini è sulla via del recupero, Scamacca tornerà ad inserirsi gradualmente col nuovo anno. Sullo sfondo resta Daniel Maldini, un giocatore che rispecchia in pieno le caratteristiche: talento pronto a sbocciare, giocatore duttile in grado di ricoprire diversi ruoli, ma soprattutto una clausola da 12 milioni di euro per le squadre italiane (15 per i club esteri). Al momento si tratta soltanto di voci, complicato l'affondo già a gennaio, ma visti gli apprezzamenti dell'ultimo periodo il figlio d'arte rimane comunque nell'orbita nerazzurra. Al di là delle pedine, il momento d'oro viene alimentato dalla cognizione di aver raggiunto un livello successivo. La vittoria dell'Europa League ha svolto il ruolo di tassello mancante, non tanto per le coppe in bacheca, ma per far capire che i sogni calcistici, se supportati da una buona base, possono realizzarsi. E tale convinzione, al di là dell'eventuale corsa scudetto, è maturata nell'arco della gestione Gasperini grazie alle notti europee in cui la Dea è riuscita sempre ad esprimere il proprio potenziale. Inoltre la vittoria casalinga con l'Udinese, giocata col pilota automatico in un primo tempo rivedibile, ha dato ancor più fiducia.
TORINO
Il Torino è sprofondato in un passato che sperava di aver dimenticato, rovinando in quarantuno giorni la partenza migliore degli ultimi 47 anni con il peggior rendimento di una squadra in Serie A nello stesso lasso di tempo, sottolinea oggi La Stampa. Il clamoroso sfogo di Paolo Vanoli alla squadra negli spogliatoi dopo la figuraccia nel derby - "Sveglia, così si va in B" - è il grido di allarme di un allenatore che in poco tempo ha già toccato con mano tutte le problematiche che da anni logorano l’ambiente. E adesso rischiano di contaminare pure lui, il meno colpevole di tutti. Che gode anche del credito dei tifosi, ma è di fronte al primo grande test della sua seconda carriera. È sotto osservazione della proprietà, che gli ha confermato la fiducia ma rimane vigile. Le suggestioni sono piste complicate per via dei costi: la prima porta a Sarri, già sognato la scorsa estate, la seconda a chi l’ha sostituito alla Lazio, Tudor. Costa molto di meno l’ex Cioffi, l’anno scorso sulla panchina dell’Udinese. Mentre trova solo smentite l’idea Mazzarri. La sfida con il Monza in programma tra undici giorni si traveste in esame quasi decisivo per la stagione del Torino.
Dopo un avvio da titolare, Beto all'Everton è scivolato nelle gerarchie, finendo per collezionare diverse presenze, ma molte delle quali da subentrato. Un trend che ne sta facendo calare la valutazione del cartellino, dal momento che dai 30 milioni versati all’Udinese, attualmente Beto non ne vale più di 20. Una discesa che rischia di continuare - sottolinea Tuttosport - a meno che il giocatore non passi a una squadra nella quale avere le chance godute, e sfruttate, nell’Udinese. Da qui le speranze coltivate dal Torino. Le cifre dell’operazione sono in teoria un muro invalicabile, ma in pratica possono essere “aggirate”. Nel senso che Vagnati non può nemmeno pensare di acquistare il giocatore. Che, però, l’Everton non esclude di concedere in prestito, a condizione che il calciatore abbia garanzia di impiego in modo tale da rivalutarsi. E qui le esigenze dei Toffees e del Torino coincidono. Nel Toro, che con l’infortunio di Zapata ha perso larga parte del potenziale offensivo - nessun gol segnato e pochissime occasioni create nelle ultime tre uscite -, il centravanti nato a Lisbona avrebbe il posto fisso.
IL TOTTENHAM STUDIA UNA MOSSA PER GREALISH. Il MAN CITY PENSA AI RINFORZI DEL FUTURO. BARCELLONA, OMORODION L'OBIETTIVO NUMERO UNO PER IL DOPO-LEWANDOWSKI. NUOVA VITA PER ANTONINI: L'ITALIANO VA AD ALLENARE L'U17 DELL'AL NASSR
Il Tottenham sta pensando seriamente di ingaggiare Jack Grealish del Manchester City. Gli Spurs sanno che Postecoglou vuole avere più opzioni in avanti ed è per questo che vogliono accontentarlo: il 29enne rappresenta il profilo ideale per permettere al club di crescere. Le caratteristiche che il tecnico cerca nell'inglese sono soprattutto la sua capacità di guadagnare falli, dribblare e rallentare anche il gioco tenendo il pallone. Improbabile che l'operazione possa finalizzarsi a gennaio perché il Manchester City vorrebbe trattenere tutti i calciatori in rosa. Guardiola ha escluso Grealish dai titolari e questo è uno dei motivi che spingono l'esterno a volersi trasferire. Il suo desiderio è quello di giocare con continuità e al Tottenham potrebbe sicuramente farlo. Un altro aspetto fondamentale è che la società di Levy centri la qualificazione alla prossima Champions League, cosa che faciliterebbe la scelta del classe '95. A riportarlo è FootballInsider.com. Grealish vanta 135 presenze e 14 gol con il Manchester City, club con cui ha vinto una Champions League, un Mondiale per Club, una Supercoppa Europea, una FA Cup e 3 Premier League. L'esterno ha vestito anche la maglia dell'Aston Villa, con cui ha totalizzato 213 presenze e 32 reti, così come quella del Notts County, dove è andato a segno 5 volte in 39 apparizioni. Da menzionare anche le 43 gare e i 6 gol con l'U21 dei Villans.
Il Barcellona cerca di tutelarsi e resta attivo nella ricerca di un centravanti che possa sostituire Robert Lewandowski qualora dovesse decidere di trasferirsi a fine stagione. Secondo quanto riportato da ElNacional.cat, i club in Arabia Saudita potrebbero offrirgli uno stipendio esorbitante, che potrebbe farlo vacillare quando si avvia verso gli ultimi anni della sua carriera. Joan Laporta e Deco hanno già una lista di nomi di giocatori pronti a raccogliere la sua eredità: Viktor Gyokeres dello Sporting CP, Alexander Isak del Newcastle, Erling Braut Haaland del Manchester City, Jonathan David del Lille e Omar Marmoush dell'Eintracht Francoforte. Recentemente però se ne è aggiunto un altro al taccuino dei dirigenti ed è Samu Omorodion del Porto. La sua evoluzione è monitorata da tempo dai blaugrana, che spenderebbero relativamente poco per acquistarlo, circa 40 milioni di euro, il che lo rende probabilmente uno dei meno costosi tra i profili di un certo livello. L'attaccante vanta 13 presenze e 12 gol con il Porto, una gara e un gol con il Granada, 36 gettoni e 18 reti con il Recre Granada e infine 35 match e 8 gol con l'Alaves. Non ha ancora debuttato con la Spagna, ma ha preso parte a 11 incontri con l'Under 21, 5 con l'Under 19 e 4 con l'Olimpica, segnando rispettivamente 6, 1 e 1 gol.
Pep Guardiola ha posto le sue condizioni per restare ancora al Manchester City: vuole due difensori per la prossima stagione. Secondo quanto riportato da FootballTransfers.com, il tecnico ha messo gli occhi su Sepp van den Berg del Brentford, che ha attirato la sua attenzione in un'amichevole pre-campionato nel 2021 e da lì è sempre stato nel mirino dell'ex Barcellona. Difficile lasci il club che lo ha ingaggiato in estate a gennaio, ma in futuro le cose potrebbero cambiare, magari nella sessione di mercato successiva. Un altro profilo che Guardiola considera all'altezza del Manchester City è quello di Jeremie Frimpong del Bayer Leverkusen, dove però lui si trova molto bene. La scorsa stagione ha segnato 14 gol sotto la guida di Xabi Alonso e si è dimostrato fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi, ovvero la vittoria della Bundesliga, della Coppa di Germania e il raggiungimento della finale di Europa League, persa malamente 3-0 contro l'Atalanta di Gasperini e Lookman. Il contratto di Guardiola scadrà nel 2025 e non è ancora chiaro che cosa voglia fare, ma le speranze di un rinnovo di contratto non sono del tutto svanite. Servirà uno sforzo reciproco per andare avanti insieme e fugare i dubbi del tecnico spagnolo.
Luca Antonini è il nuovo allenatore dell'Al-Nassr Under 17. A darne l'annuncio è lo stesso ex terzino del Milan, che ha pubblicato un post sul proprio profilo Instagram, nel quale si vede lui in tenuta da tecnico dei gialloblù, pronto per questa nuova avventura. L'italiano ha commentato così la notizia: "Inizia un nuovo capitolo della mia vita!!! Grazie all'Al-Nassr per avermi dato l'opportunità di essere il capo allenatore dell'Under 17. Sono felice e orgoglioso di far parte di questo grande club. Questa foto è anche la festa della prima partita e della prima mia vittoria personale. Grazie ai miei ragazzi che hanno reso possibile tutto questo!!! Yallah Al-Nassr".
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