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Monchi ammette: "Il capo ora è Emery. In Inghilterra lavoro come ho sempre sognato"
Verdejo Monchi, direttore sportivo dell'Aston Villa, è stato intervistato da Sky Sport: "Siamo contenti, abbiamo cominciato bene. Il prossimo mese sarà duro ma siamo contenti di quello che stiamo facendo qui all'Aston Villa".
Emery ha cambiato la storia dell'Aston Villa: "Qualcosa è cambiato dopo l'arrivo di Unai; due anni fa la squadra era in difficoltà e oggi giochiamo la Champions dopo 41 anni e lottiamo con i club più forti in Inghilterra. Dopo sei mesi sono arrivato anche io ma la nostra forza è lui, è bravissimo e lavora bene, noi gli siamo vicini e proviamo a rendergli tutto più semplice ma il vero artefice del miracolo è Unai".
Emery esigente: "Lo è, è il primo ad arrivare al centro sportivo e l'ultimo ad andare via. Lavora tanto e gestisce bene il gruppo. Ha un grande rapporto con tutti, per questo ha quasi sempre avuto successo".
Rapporto con Emery: "In tre anni a Siviglia abbiamo vinto 3 Europa League di fila, lavorato bene. Sono felice di lavorare con lui anche se adesso lui è il capo. Sono 15 mesi che lavoro qui, lavorare con lui è semplice e bello".
Difficoltà della Premier a livello manageriale: "Faccio lo stesso lavoro ma qui la figura del direttore sportivo è diversa perché chi comanda è il manager, l'allenatore. Io ho meno responsabilità e lavoro più su quello che mi piace: osservare calciatori, segnalare profili giusti. Faccio poche interviste, ho un rapporto più tranquillo con tutti. Qui posso lavorare come ho sempre sognato".
La vicinanza del Principe William: Parliamo tante volte, frequenta Villa Park sempre, parla con Unai e i giocatori nello spogliatoio. È una persona vicina, un vero tifoso, è contento di questo momento che stiamo vivendo".
Emery ha cambiato la storia dell'Aston Villa: "Qualcosa è cambiato dopo l'arrivo di Unai; due anni fa la squadra era in difficoltà e oggi giochiamo la Champions dopo 41 anni e lottiamo con i club più forti in Inghilterra. Dopo sei mesi sono arrivato anche io ma la nostra forza è lui, è bravissimo e lavora bene, noi gli siamo vicini e proviamo a rendergli tutto più semplice ma il vero artefice del miracolo è Unai".
Emery esigente: "Lo è, è il primo ad arrivare al centro sportivo e l'ultimo ad andare via. Lavora tanto e gestisce bene il gruppo. Ha un grande rapporto con tutti, per questo ha quasi sempre avuto successo".
Rapporto con Emery: "In tre anni a Siviglia abbiamo vinto 3 Europa League di fila, lavorato bene. Sono felice di lavorare con lui anche se adesso lui è il capo. Sono 15 mesi che lavoro qui, lavorare con lui è semplice e bello".
Difficoltà della Premier a livello manageriale: "Faccio lo stesso lavoro ma qui la figura del direttore sportivo è diversa perché chi comanda è il manager, l'allenatore. Io ho meno responsabilità e lavoro più su quello che mi piace: osservare calciatori, segnalare profili giusti. Faccio poche interviste, ho un rapporto più tranquillo con tutti. Qui posso lavorare come ho sempre sognato".
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