Milan in semifinale di Coppa Italia, Roma battuta per 3-1. Zazzaroni: "Felix e infelix"
"Lo dico subito: credo d’aver visto un’altra partita. Una partita che c’entra poco con quella che molto probabilmente leggerete da altre parti: la Roma avrebbe potuto farla sua e invece è andata al Milan. Che sia colpa del televisore?". Esordisce così nel suo fondo per il Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni, proseguendo poi: "Dopo un tempo Conceição si è infatti ritrovato, senza aver mostrato alcuna superiorità, sul 2-0 grazie a una doppietta di Abraham - più che un’impresa, un’autentica presa - e alla fine si è pure permesso di festeggiare il primo gol di João Felix, che ha sfruttato un impressionante vuoto difensivo degli avversari e allungato un cucchiaio a Svilar. Il resto è allineamento delle prestazioni e disgiunzione astrale in una gara confusa".
"La Roma - dice Zazzaroni - ha perso così un’altra occasione, peccando soprattutto in personalità. La formazione del primo tempo non mi è comunque piaciuta: l’impiego contemporaneo di Shomurodov, Pisilli e Celik ha abbassato il livello di soluzioni e qualità della squadra che, non a caso, Ranieri ha corretto all’intervallo ottenendo qualcosa da Dovbyk, ma meno - lo ammetto - da Rensch e Pellegrini, non ancora pienamente centrato.
La coppa Italia - in chiusura - era una delle ultime opportunità concesse alla Roma per dare un senso a una stagione condizionata da una serie di scelte sbagliate e traumi non indifferenti. Ora non le resta che l’Europa League, oltre a una quindicina di partite di campionato per tentare di strappare un posticino nell’Europa terza fumatori".