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PIZZABALLA E PIZZABALLA
ieri alle 21:29Primo Piano
di Redazione
per Tuttopotenza.com
fonte Xavier Jacobeli

PIZZABALLA E PIZZABALLA

Il regalo N.1 che Pizzaballa portiere vuol fare al Pizzaballa cardinale (se diventa il nuovo Papa).

Si sono inseguiti per una vita: Pierluigi, 85 anni, è un totem atalantino, famoso anche per l'introvabile figurina Panini, letteralmente la Numero Uno. Ne possiede l'originale ed è pronto a donarla a Pierbattista, 60 anni, cugino di terzo grado, se diventerà il successore di Francesco

Ho incontrato Pierluigi Pizzaballa il 3 aprile scorso all'Oriocenter, di fronte all'aeroporto di Orio al Serio, alla prima di "Una vita di Dea", il film al quale partecipa anche lui e che nelle prime 72 ore di programmazione in 94 sale della penisola è clamorosamente risultato la pellicola italiana più vista. Dopo undici giorni, risulta ancora nella Top Ten. Pizzaballa, bergamasco di Verdello, ha 85 anni e non li dimostra per nulla: l'ho trovato in gran forma. Totem atalantino (12 stagioni e 156 presenze fra i pali; dieci anni da dirigente nell'eldorado Zingonia ), ha vinto la Coppa Italia '63 e del '65, ma la seconda con la maglia della Roma. In carriera ha contato 345 partite da professionista: vi hanno concorso anche le 95 gare disputate con il Verona e le 16 con il Milan. Quel 3 aprile, godendosi il film sulla Dea della quale non perde una partita al Gewiss Stadium, Pizzaballa non immaginava che tre settimane più tardi sarebbe ritornato alla ribalta per via del cognome e della parentela con il cugino di terzo grado Pierbattista Pizzaballa, 60 anni compiuti il 21 aprile, nato a Castel Liteggio, frazione di Cologno al Serio (Bergamo), 12,4 km da Verdello. Patriarca di Gerusalemme dei Latini, è stato nominato cardinale da Francesco il 30 settembre 2023 e da più parti viene indicato fra i maggiori candidati alla successione di Papa Bergoglio che ha sempre apprezzato la sua azione in difesa dei diritti umani dei palestinesi nella martoriata Striscia di Gaza. I due Pizzaballa si sono incontrati per la prima volta alcuni anni fa, a Bergamo e la battuta del prelato ("Finalmente conosco il vero Pizzaballa"), suscitò il sorriso del portiere. Il quale, da 62 anni custodisce l'originale della sua figurina Panini, l'unica mancante nel fatidico album uscito senza l'immagine dell'atalantino: infortunato al gomito, non c'era in ritiro nel giorno in cui il fotografo scattò le foto. E quando i collezionisti si accorsero dell'assenza nelle pagine nerazzurre, scattò la caccia che rese famoso il volto di Pizzaballa. Due mesi più tardi, la Panini rimediò pubblicando l'istantanea del giocatore con la nuova divisa e inserendola nell'album. Ovviamente, non poteva essere la stessa cosa per i fedelissimi della casa di Modena. Fu un professore di Avellino a donare a Pizzaballa la figurina ribattezzata il Gronchi Rosa del calcio, letteralmente la Numero Uno poiché il portiere dell'Atalanta, la prima squadra in ordine alfabetico della Serie A, apriva la celeberrima galleria Panini. Nel corso del tempo, Pierluigi ha ricevuto decine di copie dell' immagine: molte ne ha regalate ai tifosi che gli l'hanno chiesta. La Numero Uno, però, l'ha tenuta sempre lui. Ora la tiene in serbo per il Cardinale: gliela regalerà, se diventerà Papa. Dicono che Pierbattista sia simpatizzante atalantino, sebbene, al riguardo, non esistano dichiarazioni ufficiali dell'interessato. A Bergamo, però, fanno notare: se lo fosse, avrebbe il cognome giusto.