È di Pietragalla l'uomo di fiducia del super bomber del Manchester City Haaland
Erling Haaland, centravanti norvegese di soli 24 anni in forza al Manchester City, è considerato il miglior attaccante attualmente in circolazione. La sua forza esplosiva è sotto gli occhi di tutti, così come la sua capacità di “sentire” la porta da ogni posizione rendendolo un goleador micidiale. Ma non tutti conoscono l'arma segreta di Haaland e dei suoi muscoli. Si chiama Mario Pafundi, ha 44 anni, è un terapista lucano di Pietragalla e il gigante norvegese non fa un passo se non c’è lui.
Pafundi è nello staff del club inglese dal 2016 e si prende cura dei muscoli di tutti i giocatori, ma la sua capacità è quella di creare dei programmi specifici per ogni singolo atleta, bilanciando allenamenti, alimentazione e riposo. Il suo modo di lavorare è apprezzato da tutti coloro che sono passati sotto le sue cure, perché Pafundi non chiede mai all’atleta di dare subito il massimo, bensì punta a una crescita graduale e controllata e in questo modo il rischio di infortuni si assottiglia.
Tabelle di marcia talmente vincenti che Haaland ha chiesto espressamente al terapista di seguirlo anche quando deve rispondere alle chiamate della nazionale norvegese.
Quando Haaland è arrivato al Manchester City, era considerato da tutti un rischio per via dei suoi enormi muscoli che con una certa facilità subivano infortuni. Nella stagione precedente in maglia Borussia Dortmund, infatti, il gigante norvegese era stato fermo per 95 giorni, saltando ben 16 partite proprio a causa di guai muscolari. Insomma, un investimento importante da salvaguardare. E ci ha pensato proprio Pafundi e trovare la chiave per limitare le sue soste in infermeria.
Uomo di fiducia dell’allenatore Pep Guardiola, che l’ha voluto a tutti i costi nel suo staff, Pafundi si è subito preso cura del corpo di Haaland, ma anche della mente. Le sedute sul lettino per i massaggi sono diventati anche un po’ il lettino dello psicologo, al punto che il calciatore ha preso sempre più fiducia nei confronti dell’italiano e una volta compreso che tutti i suoi suggerimenti erano davvero fondamentali per la sua salute, ha iniziato a seguire ogni suo consiglio. E i due sono diventati anche amici, al punto tale che Haaland dopo la finale di Champions vinta a Istanbul contro l’Inter ha pubblicamente detto: “Lui è il mio angelo italiano, il miglior fisio al mondo”. E ha definito il loro rapporto “genuino e speciale”.
Quando Haaland ha comunicato alla federazione calcio norvegese che lui avrebbe risposto alle chiamate, portando con sé Pafundi, qualcuno nei piani alti ha un po’ storto il naso, anche se non pubblicamente. La nazionale norvegese, infatti, ha un suo staff medico sanitario di primo livello e il rischio di creare qualche dissapore era più che concreto
A semplificare le cose ci ha pensato però il commissario tecnico Stale Solbakken che ha chiuso la questione, spiegando come in nazionale ci siano di media 26 giocatori a ogni convocazione e i due terapisti a disposizione a volte devono fare gli straordinari. La richiesta di Haaland è così parsa una buona mediazione, visto che, come ha ammesso lo stesso allenatore, Pafundi è un professionista brillante e non si comporta come se fosse solo l’uomo di Erling.
Per Mario Pafundi il calcio non è stato il primo amore professionale. Per il terapista lucano, infatti, la prima esperienza ad alti livelli nel mondo sportivo è arrivata nel 2004 nel mondo del ciclismo (dove ha anche un passato come corridore), chiamato dal Team Barloworld nel Regno Unito, per passare successivamente allo Sky Pro Cyling Team, dove ha lavorato con atleti del calibro di Bradley Wiggins, Chris Froome ed Elia Viviani.
Nel 2016 Pep Guardiola sbarca in Premier League e il primo acquisto che chiede ai suoi dirigenti non è un calciatore, ma proprio Pafundi, arrivato con il ruolo (come lo definiscono in Premier League) di Sport Therapist. Pafundi si mette subito a disposizione e tra le sue mani passano i muscoli di tantissimi campioni, da Sergio Aguero a Kevin De Bruyne, contribuendo in maniera sostanziale alla loro crescita professionale, per arrivare appunto ad Haaland. Attualmente è considerato un top nella sua professione.