Giugliano Calcio, ci sono problemi con lo stadio "De Cristofaro"
Una nuova tegola si abbatte sull’amministrazione comunale di Giugliano. Dopo le inchieste giudiziarie su rifiuti, rimborsi ai consiglieri e centro sportivo Anthares, ora la grana riguarda lo stadio De Cristofaro. L’affidamento al Giugliano calcio per l’Autorità nazionale anticorruzione è illegittimo e, sulla base di questo diktat, il dirigente comunale D’Alterio, che ora ha la delega agli Impianti sportivi dopo gli arresti domiciliari scattati per l’ex dirigente De Rosa, ha elaborato il provvedimento che arriva oggi in consiglio comunale. Ma perché deve essere l’assise cittadina a revocare l’affidamento?
Il futuro dello stadio non è incerto, secondo l’amministrazione. La revoca, secondo quanto spiegato, è una formalità richiesta dall’ANAC, e la gestione dell’impianto sarà temporaneamente affidata per permettere alla squadra di continuare a utilizzare il campo. Nel frattempo, verranno avviate le procedure per una gara d’appalto aperta, come richiesto dalle normative vigenti.
Nell’ultimo anno, lo stadio De Cristofaro è stato al centro di un significativo programma di rinnovamento. Dopo una stagione trascorsa a giocare “in trasferta” ad Avellino, il Giugliano Calcio è potuto tornare nel proprio stadio grazie all’omologazione dell’impianto e a una serie di interventi finanziati dal comune. Sono stati potenziati i sistemi di videosorveglianza e illuminazione esterna, necessari per garantire la sicurezza e ottenere il permesso per disputare le partite a porte aperte. A questo si aggiunge l’inizio dei lavori nella Curva Liternum, a ulteriore conferma dell’impegno dell’amministrazione verso il calcio locale.
Secondo quanto chiarito dall’amministrazione, la revoca è un “atto dovuto”. La convenzione tra il Comune e il Giugliano Calcio, paragonabile a quelle già operative in altre città italiane tra squadre locali e amministrazioni, non ha riscontrato problemi in altre realtà. Tuttavia, a Giugliano, qualcuno ha segnalato il documento all’ANAC subito dopo la sua approvazione, costringendo il comune a riconsiderare l’accordo. La questione, dicono, non è legata a irregolarità della convenzione, bensì a una denuncia che avrebbe generato l’intervento dell’autorità anticorruzione.
“Non accade a Napoli con la SSC Napoli, non accade a Caserta, Avellino o Cava de’ Tirreni,” sottolinea l’amministrazione. Eppure, a Giugliano, il procedimento è stato avviato, alimentando voci di invidia e tensione politica.
Nonostante la revoca, il comune assicura che “non ci sarà nessun cambiamento” nella gestione pratica dello stadio. La gestione temporanea garantirà l’utilizzo dell’impianto sportivo da parte del Giugliano Calcio, senza interrompere le attività della squadra. Parallelamente, gli uffici comunali si occuperanno di preparare tutti i documenti necessari per indire una gara pubblica per la nuova concessione, in modo da rispettare le direttive ANAC.
L’amministrazione invita la cittadinanza a riflettere sull’impegno investito nel garantire il ritorno del calcio professionistico a Giugliano, sottolineando che si sta lavorando affinché lo stadio De Cristofaro continui a essere un punto di riferimento per la città e per i suoi tifosi. “In entrambi i lati c’è stato un importante investimento e un impegno imponente affinché il calcio arrivasse a questi livelli,” conclude la nota.
Rimane da vedere come evolverà la questione della concessione, ma le rassicurazioni dell’amministrazione puntano a tranquillizzare la comunità locale. L’auspicio è che, attraverso un dialogo costruttivo e trasparente, lo stadio possa continuare a essere una risorsa per i cittadini di Giugliano e per la passione calcistica della città.