
Dai 40 punti dell'andata a una media da play out
Considerando il cammino del girone di ritorno, sarebbe un'impresa chiudere la stagione regolare al terzo posto. Nella prima parte della stagione il Pescara ha avuto un rendimento straordinario, al giro di boa era primo in classifica insieme alla Ternana. Era il 15 dicembre e con il pareggio a Campobasso i biancazzurri hanno toccato quota 40 punti in 19 partite. Un primato costruito grazie a 12 successi, 4 pareggi e 3 sconfitte. La settimana successiva all'Adriatico è andato in scena lo scontro diretto con la Ternana e il risultato (0-0) ha permesso alle due squadre di conservare la vetta, ma al duo di testa si è aggiunta l'Entella.
Da quel momento è iniziata la flessione dell'undici di Silvio Baldini che nelle successive cinque gare non è mai riuscito a portare a casa l'intera posta in palio: 2 ko e 3 pari che, sommati ai precedenti pareggi contro Campobasso e Ternana e alla sconfitta casalinga con il Legnago, hanno portato a 8 la striscia di partite senza vittorie. Inevitabile la discesa in classifica, il Pescara è scivolato in quarta posizione e la media punti è passata da 2,10 all'attuale 1,70 a partita. Impressionante il solco che si è creato tra i biancazzurri e la capolista Entella. Lo scorso 21 novembre, grazie al successo (4-1) nel recupero contro il Milan Futuro, Riccardo Brosco e compagni avevano allungato in classifica portandosi a +6 dai liguri e dalla Ternana. Da quel momento il Delfino ha iniziato a vacillare, mentre l'Entella ha accelerato e oggi, a distanza di quattro mesi e mezzo, è lanciatissima verso la Serie B con ben 20 punti (e una gara in più) di vantaggio sul Pescara.







