Serve più cattiveria sotto porta, ecco l'obiettivo del Pescara aspettando il mercato
Il Pescara sta dimostrando un dominio quasi costante in campo, confermandosi come una delle squadre più solide del campionato. Tuttavia, il tallone d’Achille rimane la finalizzazione: nonostante una mole di gioco notevole e la creazione di numerose occasioni da gol, la squadra fatica a concretizzare. Questo è evidente anche analizzando le recenti partite: se da un lato i pareggi contro Arezzo e Perugia possono essere letti come segnali di solidità, dall'altro evidenziano una mancanza di cinismo sotto porta.
Nella sfida contro il Gubbio al "Barbetti", il copione si è ripetuto: il Pescara ha costruito molto, specialmente nel primo tempo, sprecando almeno tre occasioni limpide. Solo l’espulsione dell’ex Proietti a inizio ripresa ha cambiato gli equilibri, consentendo al Delfino di trovare finalmente la rete che ha deciso la partita. In difesa, la squadra ha concesso pochissimo, gestendo la gara senza particolari affanni.
Il prossimo obiettivo per la squadra allenata da Silvio Baldini è quindi chiaro: trasformare il volume di gioco in gol. Riuscire a essere più concreti e letali sotto porta sarà fondamentale per mantenere alta la competitività e alimentare il sogno promozione, tanto atteso dai tifosi biancazzurri. Per farlo Baldini dovrà cercare di tirare fuori il meglio dai suoi attaccanti, in particolare Tonin e Vergani che non demeritano sotto il profilo dell'impegno ma che stentano in zona gol. Questo in attesa del mercato, se arriverà o no l'attaccante che secondo tanti serve a questo Pescara ma non secondo il pensiero del direttore sportivo Pasquale Foggia.