
La mano di Baldini su Ferraris: gestione da maestro, ora è un attaccante vero
Dietro ai numeri di Andrea Ferraris — dieci gol alla prima stagione tra i professionisti, sei nelle ultime settimane — c’è molto più di un talento sbocciato in fretta. C’è la gestione attenta e lucida di Silvio Baldini, che ha saputo aspettarlo e farlo crescere con i giusti tempi, senza mai forzare la mano.
Quando in tanti ne invocavano l’impiego stabile, Baldini ha scelto di proteggerlo. Ha evitato di lanciarlo allo sbaraglio, ha dosato i minuti, lo ha fatto lavorare in silenzio. Una scelta controcorrente, ma pensata. E oggi che Ferraris è diventato una risorsa fondamentale per il Pescara, quella strategia trova piena conferma.
L’attaccante ex Monza è stato l’ultimo innesto firmato da Daniele Delli Carri prima delle sue dimissioni. Un colpo che oggi, a distanza di mesi, sta pagando. Ma se il ragazzo si è trasformato in un giocatore vero, capace di incidere e reggere la pressione, è grazie alla guida di Baldini.
Una gestione che è diventata un marchio di fabbrica: non solo schemi e idee di gioco, ma anche crescita individuale e attenzione al percorso dei singoli. In un Pescara che sogna i playoff, l’allenatore toscano si conferma il valore aggiunto. E Ferraris, ora pronto a prendersi la scena, è l’esempio perfetto.







