
Torna a Perugia il torneo nazionale di "Volley Omphalos LGBTI": 24 le squadre iscritte
È quasi al suo fischio di inizio la nuova edizione del Torneo nazionale di Volley Omphalos LGBTI: 2 terreni di gioco, 4 campi, 24 squadre iscritte da tutta Italia e dall’estero, oltre di 200 atletз, 30 persone volontarie e un obiettivo comune: ricordare che lo sport deve anche rappresentare uno spazio sicuro, di crescita individuale e collettiva, e superare le discriminazioni che spesso invece lo caratterizzano. L’evento, arrivato alla sua decima edizione, è organizzato da Omphalos LGBTI, che da oltre 30 anni si occupa della tutela, della cultura e dei diritti delle persone LGBTQIA+ (lesbiche, gay, bisessuali, trans*, queer, intersex e asessuali) sul territorio perugino e regionale.
«Omphalos Volley non è solo una squadra sportiva, ma un progetto che nasce con l’intento di portare avanti i valori di Omphalos anche nel mondo dello sport — racconta Lorenzo Ciaruffoli, coordinatore del gruppo Volley di Omphalos. — Il nostro obiettivo è creare uno spazio inclusivo dove ogni persona, in particolare quelle che hanno incontrato difficoltà nel praticare attività sportiva a causa di ambienti esclusivi o tossici, possa sentirsi accolta e valorizzata. Spesso, le persone con identità non conformi alla norma devono confrontarsi con squadre dove le ideologie di genere sono rigide o dove il bullismo e la discriminazione sono prevalenti, creando spazi in cui lo sport non é più un luogo di divertimento, ma di sofferenza. Per questo, come Omphalos LGBTQIA+, ci impegniamo per offrire uno spazio dove la competizione possa esistere solo in modo sano e dove la diversità non solo è accettata, ma è celebrata. Vogliamo essere un faro culturale per tutte le persone, LGBTQIA+ e non, che cercano di praticare sport in un ambiente positivo, rispettoso e inclusivo. »
Oltre alla squadra di Volley, che si allena due volte a settimana nella palestra del Liceo Galeazzo Alessi, il gruppo Sport di Omphalos è composto anche da un team di nuoto, ugualmente impegnato nel rendere questo sport facilitatore di inclusione sociale e veicolo di messaggi di rispetto e libertà.
«Sensibilizzare la società per contrastare discriminazione e violenza è diventato ancora più impellente — commenta Stefano Bucaioni, presidente dell’associazione Omphalos LGBTI — Il cambiamento del clima politico a cui stiamo assistendo da anni è preoccupante e le persone LGBTQIA+ sono, purtroppo, fra le prime ad accorgersene, per strada, come in campo. Istituzioni e personaggi politici hanno più volte minacciato passi indietro sui diritti ottenuti faticosamente dalla nostra comunità. Diritti che, lo ricordiamo, dovrebbero già spettarci, e non essere conquistati. Ci fa piacere, però, che l’associazione e in questo caso il torneo abbiano il sostegno di sempre più realtà pronte a metterci la faccia per contrastare le ondate di odio di questo periodo storico.»







