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"Sarà un'emozione forte tornare al Curi dopo esser stato a Perugia il parafulmine di una società non più accettata"
ieri alle 14:55News
di Redazione Perugia24.net
per Perugia24.net

"Sarà un'emozione forte tornare al Curi dopo esser stato a Perugia il parafulmine di una società non più accettata"

L'ex tecnico del Perugia oggi alla guida della Pianese, Alessandro Formisano, ha presentato la gara di domani al Curi. “Vengo da mesi di difficoltà perché, erroneamente, sono stato accomunato per forza di cose alla precedente società. Ero diventato il parafulmine e soprattutto l’immagine di una società che non era più accettata dalla piazza. L’Alessandro allenatore, con i suoi difetti, è stato sempre giudicato umanamente come il tecnico del vecchio presidente. Mai per l’allenatore che dava tutto, sacrificando la sua vita per migliorare e per fare in modo che la squadra andasse bene. Quando sono arrivato qui ho trovato quell’umanità, nel cercare di capire prima la persona poi il tecnico. Il fatto che i tifosi ci siano stati vicini fin da da subito, siamo andati a cena insieme, è stata una cosa meravigliosa e mi mancava. Ad Arezzo è stato un esordio particolare visto che la partita, a causa della nebbia, è stata difficile da poter valutare sia live che successivamente, basti pensare che non abbiamo potuto avere video della gara. La reazione però c’è stata. Sicuramente quello che abbiamo sbagliato è stato l’approccio alla ripresa. I ragazzi sono vivi, hanno lavorato bene dimostrandomi che sono un gruppo eccezionale. Vivo ora un’esperienza nuova, soprattutto dal punto di vista umano e qui c’è tutto per poter lavorare e far bene. Per come siamo stati accolti abbiamo potuto mettere subito in campo le nostre idee nel miglior modo possibile e con la giusta tranquillità che ti permette di migliorare ogni dettaglio. Se mi avessero detto che dopo il Perugia sarei tornato lì da avversario fin da subito non gli avrei creduto. È un po’ uno scherzo del destino, dopo che a Perugia ho passato cinque anni molto importanti della mia vita, umana e professionale. Ci siamo tolti grandissime soddisfazioni con il gruppo Primavera, portando tanti ragazzi a contratto e cedendo giocatori ad altre piazze blasonate. Credo che poi la sommatoria di tutte queste esperienza mi abbia portato in prima squadra, dove nella precedente gestione era stata tracciata una rotta che abbiamo mantenuto nella prima parte della scorsa stagione, facendo minutaggio con i nostri giovani, ottenendo un buon piazzamento playoff. Quest’anno eravamo ripartiti con lo stesso progetto, cercando di provare a mantenere l’asticella alta. Poi il cambio di società ha un po’, non cambiato i piani, ma il tecnico è sempre messo in discussione, specialmente se arriva una nuova proprietà. Nel mio caso si è scelto di cambiare. Però io da quella esperienza ho preso tanto, nel bene e nel male, sbagliando, ma soprattutto diventando un allenatore migliore. Oggi è un’altra storia, vesto e difendo altri colori. Sicuramente sarà una grande emozioni per me tornare al Curi ma la concentrazione è massima sulla Pianese”.

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