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Sabatini su Leoni: "Parma ideale per lui. Dice di ispirarsi a van Dijk, ma è più simile a Skriniar"
MondoPrimavera ha intervistato il responsabile del vivaio del Padova Carlo Sabatini, che cinque anni fa lanciò un giovanissimi Giovanni Leoni, fresco di esordio in Serie A con la maglia del Parma: "É un prodotto del nostro settore giovanile ed è diventato un esempio per gli altri giovani. Ha avuto diversi problemi legati alla sua struttura morfologica a causa della una crescita fisica importante che ha avuto. Non forniva quindi il massimo delle prestazioni e a volte non giocava nemmeno, ma grazie alla sua cultura del lavoro e alla forza mentale al di sopra della media che lo contraddistingue è riuscito ad emergere. Ha delle potenzialità fisiche importanti, che in parte a mio parere non ha ancora espresso, così come qualità tecniche importanti, quali passaggi chiave, cambi di gioco e sa anche verticalizzare. A quale difensore si potrebbe paragonare? Giovanni dice di ispirarsi a Van Dijk, ma non ha quelle caratteristiche. Con le dovute proporzioni, è più simile a Skriniar”.
Poi un pensiero relativo al suo passaggio in crociato: "C’erano squadre blasonate, ma penso che Parma sia stata la collocazione ideale per lui. Quello ducale è un club importante, con progetti ambiziosi e che punta con decisione sui giovani di talento. In una realtà del genere, il ragazzo si può esprimere con tranquillità".
Infine un aneddoto legato al trascorso in Primavera: "Il tecnico Rossettini aveva deciso di lasciarlo in panchina perché non lo vedeva concentrato e Giovanni, dopo aver parlato con lui, ha capito la scelta e lo ha ringraziato. Questo a testimonianza dello spessore umano del ragazzo. Un episodio che gli ha permesso di maturare ulteriormente e di meritarsi poi la chiamata della Sampdoria in Serie B".
Poi un pensiero relativo al suo passaggio in crociato: "C’erano squadre blasonate, ma penso che Parma sia stata la collocazione ideale per lui. Quello ducale è un club importante, con progetti ambiziosi e che punta con decisione sui giovani di talento. In una realtà del genere, il ragazzo si può esprimere con tranquillità".
Infine un aneddoto legato al trascorso in Primavera: "Il tecnico Rossettini aveva deciso di lasciarlo in panchina perché non lo vedeva concentrato e Giovanni, dopo aver parlato con lui, ha capito la scelta e lo ha ringraziato. Questo a testimonianza dello spessore umano del ragazzo. Un episodio che gli ha permesso di maturare ulteriormente e di meritarsi poi la chiamata della Sampdoria in Serie B".
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