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Zicu ricorda: "Prandelli mi diede tanto a livello tattico e umano. Parma città fantastica"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 19 febbraio 2025, 11:15News
di Giuseppe Emanuele Frisone
per Parmalive.com

Zicu ricorda: "Prandelli mi diede tanto a livello tattico e umano. Parma città fantastica"

Nella sua intervista rilasciata a EuropaCalcio.it, Ianis Zicu ha avuto anche modo di ricordare la sua esperienza italiana con la maglia del Parma: "Ho avuto due momenti della carriera a Parma: il primo per sei mesi con Cesare Prandelli, che è stato fantastico per me, l’allenatore che ha avuto la più grande influenza nella mia carriera, come tattica e umanità. Poi in estate ero tornato di nuovo in Emilia ma in panchina c’era Silvio Baldini, diverso da Prandelli e con cui non trovavo spazio e alla fine andai via. Ma ammetto che ho sbagliato anche io perché, vedendo che giocavo poco, non mi allenavo al massimo essendo convinto che meritavo in ogni caso di giocare. E confermo i problemi economici, anche se io personalmente in quel periodo ero stipendiato prevalentemente dall’Inter. In ogni caso, la città e i tifosi sono fantastici. E con Prandelli arrivammo quinti nonostante tutto. Ho avuto la fortuna di giocare in un’ottima squadra con Benarrivo, Marchionni, Morfeo, Paolo Cannavaro e tanti altri ottimi giocatori. Da tutti loro ho preso alcune cose positive. Frey era il mio migliore amico di quel periodo, ci incontriamo ogni anno".

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Sul non avere avuto possibilità con l'Inter: "Avevo firmato con l’Inter per quattro anni e mezzo e passai in prestito al Parma nella trattativa per il ritorno all’Inter di Adriano. Nell’estate 2004 tornai in nerazzurro e disputai un buon precampionato con Mancini, che mi convocò per la trasferta di Basilea valida per il preliminare di Champions League. Col senno di poi, sbagliai a chiedere di tornare a Parma perché avevo paura di non giocare molto con Adriano, Ventola, Martins, Recoba e Vieri. Mancini voleva tenermi nella rosa dei venticinque giocatori, ma temevo di vedere poco il campo. Ero stato comunque contento del ritorno al Parma, mi è dispiaciuto non aver fatto di più, inoltre ero in prestito e il club non mi ha forse dato più tempo per inserirmi ed esprimermi".