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Stenta il Palermo di Dionisi: pesa un attacco che stenta nonostante i grandi investimenti
Fra le formazioni che avrebbero dovuto recitare un ruolo da protagonista in questa Serie B e invece stentano in questo avvio di stagione c’è senza dubbio il Palermo che dopo i grandi cambi estivi in panchina, con l’arrivo di Alessio Dionisi, e in rosa – con gli arrivi di giocatori importanti ed esperti come Alfred Gomis (e poi Salvatore Sirigu dopo l’infortunio dell’italo-senegalese), Dimitrios Nikolaou, Alexis Blin, Valerio Verre, Jeremy Le Douaron e Thomas Henry – solo per citarne alcuni - non è ancora riuscito a spiccare il volo iniziando il campionato con due sconfitte per poi continuarlo in maniera altalenante fra infortuni importanti e un modulo non ancora definito.
4-3-3, 4-2-3-1 e infine 4-1-4-1 sono tutte variazioni sul tema che assomigliano più a una ricerca del vestito adatto alla squadra rosanero dove possano convivere due centrocampisti dai piedi buoni, e diversi gol in canna, come Jacopo Segre e Filippo Ranocchia sacrificando nel ruolo di mediano il francese Gomes. Al momento però quello che manca sono i gol delle punte con solo Roberto Insigne a quota due, mentre i centravanti Brunori ed Henry sono ancora fermi a uno a testa. Troppo pochi per il potenziale offensivo che sulla carta ha la squadra rosanero con anche la presenza di Di Mariano e soprattutto quella del francese Jeremy Le Douaron arrivato dopo aver portato il Brest in Champions League e che ancora non sembra essersi integrato nel nuovo ambiente.
Un acquisto da quattro milioni di euro, più dell’intero budget di altre 14 squadre cadette, che finora non ha reso come dalle attese e da cui ci si attende molto di più per far volare in alto l’aquila rosanero che dopo un paio d’anni di assestamento non può nascondere le proprie ambizioni di promozione diretta. Che al momento però appare molto lontana.
4-3-3, 4-2-3-1 e infine 4-1-4-1 sono tutte variazioni sul tema che assomigliano più a una ricerca del vestito adatto alla squadra rosanero dove possano convivere due centrocampisti dai piedi buoni, e diversi gol in canna, come Jacopo Segre e Filippo Ranocchia sacrificando nel ruolo di mediano il francese Gomes. Al momento però quello che manca sono i gol delle punte con solo Roberto Insigne a quota due, mentre i centravanti Brunori ed Henry sono ancora fermi a uno a testa. Troppo pochi per il potenziale offensivo che sulla carta ha la squadra rosanero con anche la presenza di Di Mariano e soprattutto quella del francese Jeremy Le Douaron arrivato dopo aver portato il Brest in Champions League e che ancora non sembra essersi integrato nel nuovo ambiente.
Un acquisto da quattro milioni di euro, più dell’intero budget di altre 14 squadre cadette, che finora non ha reso come dalle attese e da cui ci si attende molto di più per far volare in alto l’aquila rosanero che dopo un paio d’anni di assestamento non può nascondere le proprie ambizioni di promozione diretta. Che al momento però appare molto lontana.
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