Palermo, che disastro!
Il Palermo nell'ultimo turno di campionato ha perso, come già anticipato da TuttoPalermo.net per 2-1 allo stadio "Renzo Barbera", contro il Catanzaro. Una gara non giocata male dai rosanero, ma con alcune scelte iniziali obiettivamente discutibili. Matteo Luigi Brunori, come ha riferito dal tecnico Alessio Dionisi in sala stampa, dove eravamo presenti, non ha giocato dall'inizio perché aveva un problema al polpaccio e non poteva giocare per più di mezz'ora. Ancora una volta a prescindere Jeremy Le Douaron e Thomas Henry, hanno dimostrato di non essere degli attaccanti capaci di poter avere sulle spalle il ruolo di rifinitori. Henry può essere importante come giocatore che lavora sulla fisicità ed in grado di essere bravo nel tenere la palla nei piedi ed essere un giocatore abile per servire una punta che giochi accanto a lui. Le Douaron ancora non ha fatto comprendere bene quale possa essere la sua migliore posizione in campo, esterno sicuramente d'attacco più che attaccante centrale. Il problema del Palermo resta la fase realizzativa, si deve lavorare molto e bisogna dare la giusta quadra ad un reparto che non sembra essere quasi mai incisivo.
Contro il Catanzaro ci sono stati diversi errori sotto la porta avversaria difesa dall'ex rosanero Mirko Pigliacelli, ma anche in fase difensiva si è vista una squadra disunita. Il Palermo che si trova in ritiro dovrà per prima cosa lavorare dal punto di vista mentale e poi l'allenatore dovrà trovare il giusto modulo ed i giusti interpreti se vorrà realmente risalire in classifica. La prossima gara sarà in casa della prima della classe, il Sassuolo che ha dimostrato di essere ad oggi la migliore compagine della serie cadetta. Bisogna una gara perfetta per conquistare punti. Poi anche se in casa ci sarà il Bari, squadra che si trova in un ottimo momento di forma, pur avendo perso nell'ultimo turno contro il Pisa. Non si può più aspettare ora il Palermo deve decidere cosa vorrà fare da grande. "Aspettare è doloroso. Dimenticare è doloroso. Ma non sapere quale decisione prendere è la peggiore delle sofferenze" (Paulo Coelho).