
L'editoriale di Chiariello: "L'Inter si è piantata! Dipende solo da noi, sarebbe lo Scudetto più clamoroso"
Nel corso di 'Campania Sport' su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello ha commentato il ritorno in vetta in solitaria del Napoli nel suo editoriale: "Giornata perfetta, settimana calcisticamente parlando perfetta. L'Inter si è piantata. Mi ricorda una famosa vicenda del ciclismo. Nel 1972 a Gap in Belgio si affrontarono per il titolo iridato i ciclisti più famosi del mondo di quell'epoca. C'era anche il grande Eddy Merx. Gli italiani mandarono in fuga un grande ciclista, Franco Bitossi, detto cuore matto perché aveva la tachicardia. Non era uno scalatore, non era uno sprinter, era un passista forte. 171 vittorie in carriera, va in fuga, ma a 50m dal traguardo si pianta sui pedali e nonostante l'incitamento del grande Adriano De Zan non riesce proprio ad avanzare. Sembra rallenti la sua corsa. Da dietro gli sprinter lanciano la volata e tra questi c'è un grande sprinter italiano, Marino Basso, il quale sul filo di lana leva il titolo iridato a Bitossi che l'aveva praticamente vinto. Possiamo dire che in questo momento l'Inter è Bitossi e il Napoli è Basso? L'Inter che aveva raggiunto una qualificazione importante in semifinale di Champions contro una squadra tra le più grandi d'Europa, cioè il Bayern Monaco. Ebbene, cosa è accaduto? Che si è piantata letteralmente, tre sconfitte consecutive. Tra l'altro con un piccolo giallo, pare che all'Inter siano indigesti i cambi di data. Successe nell'anno in cui vinse il Milan lo scudetto con il Bologna e perse uno scudetto che poteva tranquillamente vincere. È successo quest'anno ben due volte, perché a Firenze nel recupero contro i ragazzini della Fiorentina prese tre gol. E la partita che ha generato tante polemiche Inter Roma per la morte del Pontefice spostata alla domenica, dopo un tentativo di Marotta di spostarla a fine campionato, furbescamente, così avrebbe potuto scontare anche le squalifiche di Mkhitaryan, di Bastoni, di riposare un attimo, perché c'ha il Barcellona mercoledì. Ebbene, De Laurentis lo ha rintuzzato in collaborazione, va detto, con la Lega Calcio. Perché il dirigente che si occupa dei calendari della Lega Calcio ha appoggiato la Roma e il Napoli e non ha consentito questo rinvio che sarebbe stato truffaldino. È chiaro che l'Inter ci ha provato. Poi avevano trovato la soluzione della deroga al sabato sera, ma lì l'Inter ha ritenuto opportuno per motivi di immagine, di marketing, decidere di giocare la domenica e questo è stato un bel gesto. Dal tentativo di mischiare le carte a una presa di coscienza che era giusto giocare la domenica.
Mercoledì affronterà il Barcellona, ma nell'Inter ora serpeggia una paura che è una paura tutta interna all'Inter. Perché chi è che lanciò l'anatema nel 2009? Proprio l'allenatore dell'Inter, tale José Mourinho, scusate se è poco. Il quale rivolto alla Roma, di cui poi è diventato il conducator per alcuni anni portandolo in varie finali d'Europa, disse: ‘Odio la prostituzione intellettuale’ e lanciò il famoso anatema dei zeru tituli. L'Inter che sembrava dover fare strame di tutto e tutti in Italia e in Europa rincorrendo il triplete, si è piantata in Coppa Italia, ha perso per 3-0 col Milan, un Milan nono in classifica con una squadra che ha 6-7 giocatori di livello superiore. Capite quando è sciamannata la stagione del Milan? Eppure il Milan ha alzato la Supercoppa e ora col Bologna potrebbe alzare anche la Coppa Italia. Io ovviamente mi auguro che vinca il Bologna per giustizia divina, perché il calcio che gioca il Bologna merita assolutamente. La stagione di Vincenzo Italiano merita un coronamento clamoroso: qualificazione Champions e Coppa Italia. Ma il Milan può raccogliere il secondo titolo. L'Inter perdendo la semifinale di Coppa Italia ha perso certezze, perché già Orsolini li aveva fatto vacillare con quel gol all'ultimo minuto e oggi con la Roma hanno voglia di lamentarsi. Sì, c'era un rigore nel finale, avrebbe forse pareggiato, ma quello che conta è che non avrebbe vinto, perché la Roma oggi se vinceva 2 o 3-0 non c'era niente da dire. In contropiede si è mangiata due tre gol clamorosi. Le occasioni gol le ha avute solo la Roma. L'Inter è alla frutta. È una squadra che si è piantata e rischia di essere travolta a Barcellona da una squadra che in attacco è qualcosa di straordinario, partendo da quel gioiellino di Lamine Jamal.
Insomma, quello che nessuno poteva immaginare che l'Inter arrivata in pompa magna alle semifinali di Champions con la voglia del triplete, si trova oggi a stringere un pugno di mosche in mano perché è fuori dalla Coppa Italia, arranca in campionato alla rincorsa del Napoli che ha saputo cogliere la terza vittoria di fila, il terzo clean sheet di fila, il 16º in stagione, la miglior difesa d'Europa dei cinque top campionati con soli 25 gol al passivo e con un giocatore che sta spostando gli equilibri, quello Scott McTominay. E’ un giocatore che fa tutto, salva in difesa, salta sui calci d'angolo e le prende tutte, riparte cost to cost, dà un grande contributo dinamico, è giocatore che corre di più nel campionato italiano e fa tanti gol. Oggi una doppietta, la seconda per lui, l'unico napoletano in capace di fare la doppietta ed è andato in doppia cifra come Lukaku. Lukaku 12 gol, lui ne ha fatti 11 e uno in coppa, 12 gol. Mi viene da ridere quando un giornalista presuntamente libero, ma molto interista, l'estate scorsa disse: ‘30 milioni Scott McTominay? Non avrei mai immaginato che il Napoli si facesse buggerare così dal Manchester United. L'affare l'ha fatto il Manchester United’. È chiaro che i social sono terribili, non ti perdonano niente. Questa frase sta facendo il giro di tutti i social, l'autore, poverino, sbeffeggiato a più non posso. Credo che si giochi il posto per la bufala più grande della storia delle previsioni calcistiche con il povero Eziolino Capuano che disse che Mertens non avrebbe fatto più di otto partite. Certo, l'affare l'ha fatto il Manchester United. Assolutamente vero, come no. McTominay è un giocatore incredibile. Oggi due gol.
Napoli, primo tempo ha messo in cassaforte la partita, nel secondo tempo l'ha gestita bene. Finalmente abbiamo visto una squadra libera mentalmente dalle paure di Monza, dove ho visto una squadra che non correva, ferma, bloccata. E invece evidentemente il carburante che ha dato la sconfitta dell'Inter, la squadra è scesa in campo con la giusta mentalità. Conte da parola l'ha gestita da uomo vincente qual è. Perché poi ribadisco il concetto, si può criticare Conte una partita, ma deve essere chiaro che il progetto di Conte dura 3 anni e nessuno si sogna di pensare che Conte è meglio che vada via. Conte è l'uomo che porta la vittoria. Lo ha detto lui stesso, il mio nome viene associato al primo e secondo posto. Il Napoli ha già i soldi pronti da investire per la prossima stagione. Se lo farà da campione d'Italia, e beh corona anche un desiderio di Conte di ripartire da una squadra vincente. Signori, il destino è nelle mani del Napoli. Il Napoli si può anche permettere un pareggio nelle prossime quattro partite. Non ha più l'obbligo di vincerle tutte. Con tre vittorie e un pareggio il Napoli si laurea campione d'Italia. Se era un sogno, perché non eravamo i più forti, ma sicuramente siamo stati più regolari. L'Inter si è piantata ed è morta di sé medesima. Adesso al Napoli sta fare questi 10 punti che portano al titolo e lo dico chiaramente, questo titolo per qualità della squadra, per campionato punto a punto, per valore di tutti gli avversari che sono scoppiati strada facendo, il campionato che se il Napoli riuscisse a vincere sarebbe il più clamoroso della nostra storia. Il più difficile, non il più bello, ma sicuramente il più difficile. Ed ora il destino è tutto nelle nostre mani, nelle mani di un condottiero come Antonio Conte che avrà il carattere che ha, che a volte fa delle uscite magari improvvide, ma la sua storia è nota, ma è noto anche che lui è un vincente. E la scelta di De Laurentiis di affidarsi a Conte sta pagando in moneta sonante”.







