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Cajuste parla del Napoli: "Se crei una spirale negativa di energia, scavi sempre verso il basso"
Jens Cajuste, centrocampista dell'Ipswich, ha rilasciato un'intervista a Cronache di Spogliatoio, parlando così del suo trasferimento in Premier League: "Sono onesto, quando il club mi ha chiamato non lo conoscevo. Mi sono informato, ho visto i video delle due promozioni consecutive, mi sono gasato e ho detto sì".
Qual è il suo rapporto con McKenna?
"Lui è speciale perché ti fa restare in una bolla, escludendoti dai media, dai pensieri negativi intorno. E poi ti sa vedere come persona oltre che come calciatore, dedica più tempo di altri allenatori che ho avuto ai colloqui individuali".
Che giocatore è Delap?
"È un animale. Pensavo passasse tanto tempo in palestra, invece è tutto naturale. Sono certo che arriverà in una grande squadra. Ha l'attitudine oltre che il fisico. Ci frequentiamo spesso fuori dal campo".
Chi è il giocatore che l'ha impressionata di più in Premier League?
"Cole Palmer. È impossibile capire dove va a smarcarsi, è intelligente, ha grande tecnica e tocca il pallone con una velocità impressionante".
Come sta andando la sua stagione?
"Personalmente sono molto contento. Nel club è tutto perfetto, dai campi ai servizi per il calciatore. Sappiamo di dover lottare duro per conquistare la salvezza".
Ci parli invece della scorsa stagione al Napoli.
"Quando crei una spirale negativa di energia, scavi sempre verso il basso. Vivevo a Posillipo, sono stato benissimo, ovviamente a Ipswich adesso è tutto più calmo: vivo nella zona della marina e non si mangia così bene come a Napoli. Quando ero piccolo mio padre si è trasferito per affari in Cina dalla Svezia. Crescere lì mi ha reso la persona che sono oggi".
Perché?
"Lì c'è una cultura del rispetto altrui che non ho mai trovato altrove. A me è entrata dentro. E oggi mi muovo così nel mondo. Pensate che a 5 anni parlavo già inglese e svedese, imparare una lingua con un alfabeto diverso è da mal di testa, ma anche quello è stato molto formativo".
Qual è il suo rapporto con McKenna?
"Lui è speciale perché ti fa restare in una bolla, escludendoti dai media, dai pensieri negativi intorno. E poi ti sa vedere come persona oltre che come calciatore, dedica più tempo di altri allenatori che ho avuto ai colloqui individuali".
Che giocatore è Delap?
"È un animale. Pensavo passasse tanto tempo in palestra, invece è tutto naturale. Sono certo che arriverà in una grande squadra. Ha l'attitudine oltre che il fisico. Ci frequentiamo spesso fuori dal campo".
Chi è il giocatore che l'ha impressionata di più in Premier League?
"Cole Palmer. È impossibile capire dove va a smarcarsi, è intelligente, ha grande tecnica e tocca il pallone con una velocità impressionante".
Come sta andando la sua stagione?
"Personalmente sono molto contento. Nel club è tutto perfetto, dai campi ai servizi per il calciatore. Sappiamo di dover lottare duro per conquistare la salvezza".
Ci parli invece della scorsa stagione al Napoli.
"Quando crei una spirale negativa di energia, scavi sempre verso il basso. Vivevo a Posillipo, sono stato benissimo, ovviamente a Ipswich adesso è tutto più calmo: vivo nella zona della marina e non si mangia così bene come a Napoli. Quando ero piccolo mio padre si è trasferito per affari in Cina dalla Svezia. Crescere lì mi ha reso la persona che sono oggi".
Perché?
"Lì c'è una cultura del rispetto altrui che non ho mai trovato altrove. A me è entrata dentro. E oggi mi muovo così nel mondo. Pensate che a 5 anni parlavo già inglese e svedese, imparare una lingua con un alfabeto diverso è da mal di testa, ma anche quello è stato molto formativo".
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