Monza, nel presente la Juventus ma conta soprattutto il futuro

L'unico obiettivo rimasto al Monza, ormai prossimo alla retrocessione in Serie B, è quello di evitare di battere una serie di record negativi e provare a salvare la faccia con prestazioni all'altezza. Il risultato non conta più anche perchè un punto in meno oppure uno in più, purtroppo per il club, ora non fa nessuna differenza. Per tutto il resto invece bisogna ingegnarsi per tentare di uscire di scena dopo tre anni consecutivi di Serie A in maniera dignitosa. Dopo la buona partita con il Napoli persa solamente nel quarto d'ora finale servirà fare una sorta di copia e incolla anche a Torino in casa della Juventus.

Presente e (soprattutto) futuro Alessandro Nesta è orientato a confermare gran parte della squadra che per quasi tutta la gara stava per mandare in tilt i piani di una delle attuali capoliste del campionato. In difesa vista l'assenza di Izzo giocherà Caldirola con Pedro Pereira e Palacios a completare il reparto a tre davanti al portiere Turati. A centrocampo Bianco agirà da play, possibile riconferma dall'inizio per Akpa Akpro. In avanti Mota Carvalho è certo di una maglia da titolare, resta il ballottaggio per chi dovrà affiancarlo.

E cioè uno fra Caprari o Ganvoula. La richiesta dell'allenatore è sempre la stessa: al di là della tattica l'importante è dare il massimo, compatibilmente con ciò che il Monza può esperimere in questo momento di sfiducia e smobilitazione. Il futuro infatti porterà a diversi cambiamenti sia societari che chiaramente tecnici. Quasi tutti sono prossimi ai saluti, allenatore compreso. Si ripartirà da zero (o quasi) e la mossa, vista com'è andata l'annata, è assolutamente condivisibile per cercare di ripartire di slancio.