Cose buone e altre meno. Cosa lascia al Monza il pari con il Venezia
Resilienza Il punto, per prima cosa. Vista come si era messa la partita, con il Venezia per due volte avanti e il Monza che faticava a rincorrere e mantenere il passo degli avversari, è comunque un risultato da non buttare ne sottovalutare. Non cambierà il volto alla classifica che resta più o meno com'era prima, ma ha garantito quella continuità invocata da Nesta post exploit di Verona. Uniti ai 3 punti del Bentegodi fanno complessivamente 4 fra Hellas e Venezia.
Cioè l'obiettivo prefissato alla vigilia. La reazione della squadra in un match per un tempo complicato è l'altra nota lieta. Il Monza infatti ha saputo restare in piedi anche in assenza di grazia, per poi tornare su livelli accettabili una volta passata la fase critica. Il fondamentale non è da poco: la resilienza è una prerogativa necessaria per provare a conquistare la salvezza. La strada in tal senso è ancora lunga e la prossima tappa è tremendamente complicata. L'Atalanta infatti è il peggior avversario che in questo momento potesse capitare al Monza. Realisticamente sarà dura strappare un risultato positivo, anche se qualche carta da giocare Nesta ce l'ha. Tipo Mota Carvalho, Djuric e quel Daniel Maldini che piace proprio tanto a Gasperini.