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Monza, un colpo a effetto. La vittoria e tante altre cose
Per un Monza che non vinceva dallo scorso campionato, e da mesi e mesi inseguiva quel successo diventato strada facendo quasi un ossessione, trionfare a Verona è stato come cogliere l’attimo perfetto. Perché in un colpo solo è riuscito a battere nettamente una concorrente diretta per la permenanenza in A, lasciare l’ultimo (e scomodissimo) posto in classifica e ritrovare - e forse trovare, una volta per tutte - le certezze necessarie per affrontare da adesso in poi con uno spirito differente le prossime sfide.
In casa dell’Hellas il Monza ha rasentato la perfezione, e non era facile né scontato. La partita, preparata bene da Alessandro Nesta e interpretata anche meglio dai suoi calciatori, ha rappresentato l’unione di quei fondamentali fondamentali per salvaguardare la Serie A e l’elogio delle qualità tecniche dei singoli attualmente in rosa. Quadrato, solido, cinico. Brava a colpire, altrettanto a saper gestire i momenti di difficoltà, con maturità e intelligenza senza perdere mai la bussola.
Mota Carvalho merita un discorso a parte. La doppietta rifilata al Verona è solamente un ulteriore dettaglio, una testimonianza in più sul fatto che rappresenta il top player del club. Per qualità e fantasia è da fascia altissima, e se dovesse proseguire di questo passo dove unisce continuità sia nelle prestazioni che in zona gol può davvero essere il suo anno. Quello della definitiva consacrazione. Intanto il Monza ha trovato la sua stella e l’uomo delle possibili svolte. Al resto può pensarci la solidità che in pochi possono vantare fra coloro i quali giocano per la salvezza. Insomma, da Verona torna con 3 punti ma anche molto di più.
In casa dell’Hellas il Monza ha rasentato la perfezione, e non era facile né scontato. La partita, preparata bene da Alessandro Nesta e interpretata anche meglio dai suoi calciatori, ha rappresentato l’unione di quei fondamentali fondamentali per salvaguardare la Serie A e l’elogio delle qualità tecniche dei singoli attualmente in rosa. Quadrato, solido, cinico. Brava a colpire, altrettanto a saper gestire i momenti di difficoltà, con maturità e intelligenza senza perdere mai la bussola.
Mota Carvalho merita un discorso a parte. La doppietta rifilata al Verona è solamente un ulteriore dettaglio, una testimonianza in più sul fatto che rappresenta il top player del club. Per qualità e fantasia è da fascia altissima, e se dovesse proseguire di questo passo dove unisce continuità sia nelle prestazioni che in zona gol può davvero essere il suo anno. Quello della definitiva consacrazione. Intanto il Monza ha trovato la sua stella e l’uomo delle possibili svolte. Al resto può pensarci la solidità che in pochi possono vantare fra coloro i quali giocano per la salvezza. Insomma, da Verona torna con 3 punti ma anche molto di più.
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