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Lavoro, sacrifici e tanta pazienza: questo è finalmente il momento di Bianco
La vittoria della pazienza. Alessandro Bianco ha segnato ieri sera il suo primo gol in Serie A e ha fatto capire a tutti che può essere il titolare del Monza. Il centrocampista classe 2002 ha debuttato nel massimo campionato italiano nel 2022-2023 con la Fiorentina, stagione in cui ha giocato pure in Conference League. Con Italiano però lo spazio non era molto e di conseguenza è stato mandato a fare esperienza e maturare in prestito alla Reggiana, dove ha segnato 2 gol, ma soprattutto ha disputato 37 partite tra Serie B e Coppa Italia. Il suo status ormai è diverso, non è più un ragazzino e ha bisogno di continuità per far vedere le sue qualità.
Torna a vestire la maglia viola, ma, malgrado con Palladino raccolga 2 gettoni, viene presa la decisione di comune accordo con la società di trasferirsi nuovamente in prestito, questa volta a Monza. L’ambiente è l’ideale per i giovani e per chi deve affermarsi, Nesta crede nelle sue doti, lo ha già allenato e ne conosce le potenzialità. Il resto è storia recente con le 5 gare e il gol contro l’Hellas Verona che premia un percorso fatto di lavoro, sacrificio e tanta, tanta umiltà. Non si ricordano suoi atteggiamenti sopra le righe, sintomi che è lucido e ha la testa sulle spalle, con un solo desiderio, quello di arrivare.
La rete è il coronamento di una prestazione positiva, che ne esalta la capacità di saper leggere i momenti della gara. Pensare al futuro oggi è prematuro, la Fiorentina ha anche una batteria di centrocampisti invidiabile, ma se dovesse disputare una stagione riuscendo a trovare anche la via del gol con relativa frequenza, allora per il club di Commisso sarebbe davvero difficile rinunciarci.
Torna a vestire la maglia viola, ma, malgrado con Palladino raccolga 2 gettoni, viene presa la decisione di comune accordo con la società di trasferirsi nuovamente in prestito, questa volta a Monza. L’ambiente è l’ideale per i giovani e per chi deve affermarsi, Nesta crede nelle sue doti, lo ha già allenato e ne conosce le potenzialità. Il resto è storia recente con le 5 gare e il gol contro l’Hellas Verona che premia un percorso fatto di lavoro, sacrificio e tanta, tanta umiltà. Non si ricordano suoi atteggiamenti sopra le righe, sintomi che è lucido e ha la testa sulle spalle, con un solo desiderio, quello di arrivare.
La rete è il coronamento di una prestazione positiva, che ne esalta la capacità di saper leggere i momenti della gara. Pensare al futuro oggi è prematuro, la Fiorentina ha anche una batteria di centrocampisti invidiabile, ma se dovesse disputare una stagione riuscendo a trovare anche la via del gol con relativa frequenza, allora per il club di Commisso sarebbe davvero difficile rinunciarci.
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