Milan, si riparte così: Furlani al centro, caccia al nuovo ds. Ibra un rebus ma non lascia

Si rivede Zlatan Ibrahimovic. Tornato dalle parti di Milanello dopo tre settimane di assenza e l'ultima apparizione risalente al match contro il Lecce - la clamorosa rimonta dei rossoneri da 0-2 a 3-2 al Via del Mare -, il consulente di Red Bird molto vicino al proprietario, Gerry Cardinale, ha riabbracciato il mondo rossonero.

Furlani al centro
Nel frattempo però l'amministratore delegato il potere di Giorgio Furlani è stato rafforzato, in modo tale - riferisce La Stampa - da avere una gerarchia chiara. Questo perché sono emersi diversi colloqui per il ruolo di nuovo direttore sportivo al Milan, eppure il casting condotto da Cardinale vedeva prevalentemente Ibra consigliere al suo fianco, senza il coinvolgimento di Furlani. Ma il cambio di rotta e il consolidamento dell'attuale ad all'interno del Milan è dovuto anche ad un'altra motivazione, come riportato dal quotidiano torinese, per via del rinnovo del grande prestito di Elliott a Red Bird fino al 2028 dello scorso dicembre, visto che Furlani è ex manager di Elliott.

La posizione di Ibra
In pratica le conseguenze di un mancato rimborso autonomo del finanziamento da parte di Cardinale. Intanto il valore del club rossonero è calato e si cerca una valorizzazione in tal senso anche con l'inserimento di una figura maggiormente esperta nel ruolo di ds: da due mesi - si legge - i dialoghi con l'ex Juventus Fabio Paratici procedono e sembra in vantaggio, mentre avanzano anche le conversazioni con Tare e D'Amico. Intanto la figura di Ibrahimovic, con il nuovo assetto, ne esce ridimensionata e al tempo stesso è un rebus, ma lo svedese non ha intenzione di gettare la spugna.