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Fonseca esplode contro i suoi calciatori. Cosa può succedere ora
Lo sfogo di Paulo Fonseca nel post Milan-Stella Rossa ha cambiato radicalmente la serata della stampa al seguito del Milan e, in generale, di tutti i tifosi e gli appassionati di fede milanista. La domanda principale è: ha fatto bene o ha fatto male?
Non è facile rispondervi, perché ci sono tantissime cose, tantissimi parametri, tantissime opinioni da metterci dentro. Quindi proviamo ad analizzare il tutto una cosa alla volta e vediamo cosa ne viene fuori.
Il punto principale è che Fonseca ha incolpato in maniera chiara, netta e decisa alcuni calciatori. Non ha fatto giustamente i nomi, anche se su due-tre profili ci si può mettere abbastanza serenamente la mano sul fuoco. La mia personale sensazione - e anche quella di alcuni colleghi presenti a San Siro - è che questo non sia stato il primo sfogo del tecnico verso e contro la squadra; ci ricordiamo, per esempio, delle riunioni di un'ora e mezza pre derby in spogliatoio o di altri incontri molto prolungati per parlare della situazione ambientale più che di cose di campo. Penso, dunque, che Fonseca abbia tentanto più volte in questi mesi di fare questo genere discorsi alla squadra nelle quattro mura dello spogliatoio, ma, non vedendo le adeguate risposte, abbia ritenuto opportuno sventolare il tutto ai quattro venti a mezzo stampa, in modo da mettere di fronte al pubblico i colpevoli, addirittura con la 'minaccia' di far giocare i ragazzini al loro posto.
Fonseca sicuramente vince in sincerità, forse anche in coraggio. Sicuramente buona parte dei tifosi, stanca di vederti certi atteggiamenti da alcuni giocatori, sta con lui.
Però ci chiediamo anche: il tecnico rossonero ha fatto la cosa migliore per la squadra? Per il prossimo futuro?
Anche qui la risposta non è semplice. Dopo dichiarazioni del genere, la situazione potrebbe anche definitivamente esplodere con una guerra interna ancora più deleteria. La dirigenza, questa volta, dovrà essere assolutamente presente per sanare la questione. Anche perché, altrimenti, è doveroso che qualche decisione drastica, in un senso o nell'altro, venga presa.
Non è facile rispondervi, perché ci sono tantissime cose, tantissimi parametri, tantissime opinioni da metterci dentro. Quindi proviamo ad analizzare il tutto una cosa alla volta e vediamo cosa ne viene fuori.
Il punto principale è che Fonseca ha incolpato in maniera chiara, netta e decisa alcuni calciatori. Non ha fatto giustamente i nomi, anche se su due-tre profili ci si può mettere abbastanza serenamente la mano sul fuoco. La mia personale sensazione - e anche quella di alcuni colleghi presenti a San Siro - è che questo non sia stato il primo sfogo del tecnico verso e contro la squadra; ci ricordiamo, per esempio, delle riunioni di un'ora e mezza pre derby in spogliatoio o di altri incontri molto prolungati per parlare della situazione ambientale più che di cose di campo. Penso, dunque, che Fonseca abbia tentanto più volte in questi mesi di fare questo genere discorsi alla squadra nelle quattro mura dello spogliatoio, ma, non vedendo le adeguate risposte, abbia ritenuto opportuno sventolare il tutto ai quattro venti a mezzo stampa, in modo da mettere di fronte al pubblico i colpevoli, addirittura con la 'minaccia' di far giocare i ragazzini al loro posto.
Fonseca sicuramente vince in sincerità, forse anche in coraggio. Sicuramente buona parte dei tifosi, stanca di vederti certi atteggiamenti da alcuni giocatori, sta con lui.
Però ci chiediamo anche: il tecnico rossonero ha fatto la cosa migliore per la squadra? Per il prossimo futuro?
Anche qui la risposta non è semplice. Dopo dichiarazioni del genere, la situazione potrebbe anche definitivamente esplodere con una guerra interna ancora più deleteria. La dirigenza, questa volta, dovrà essere assolutamente presente per sanare la questione. Anche perché, altrimenti, è doveroso che qualche decisione drastica, in un senso o nell'altro, venga presa.
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