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27 ottobre 1954, un UFO ferma la partita Fiorentina-Pistoiese Primavera. Con 10000 sugli spalti
Il 27 ottobre del 1954, allo stadio Comunale di Firenze, si gioca Fiorentina-Pistoiese. È campionato, ma non è Serie A, bensì la Primavera - che ai tempi si chiamava cadetti - e finirà 6-2 in favore dei viola. Il Comunale è l'attuale Artemio Franchi e già così si può capire che sarebbe impensabile, nel calcio attuale, averlo per una formazione giovanile, anche solo per la questione sicurezza e steward. Pur essendo un mercoledì all'ora di pranzo ci sono diecimila persone a vedere il derby toscano che, almeno all'inizio, è particolarmente equilibrato, visto che il secondo tempo si chiude 2-2.
Quel che accade dopo è impensabile, soprattutto perché il calcio passa in secondo piano. Sul cielo di Firenze, visibili anche vicino alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, passano degli oggetti non identificati. L'incidente di Roswell, negli Stati Uniti, è datato 1947, sette anni prima. Quindi c'è particolare attenzione a quello che succede nel cielo fiorentino. Il preparatore atletico Arturo Maffei, arbitro della sfida, ferma la partita per qualche minuto perché tutti quanti sono attirati da quel che succede qualche km più in alto.
Come è chiaro, dopo l'avvistamento a nessuno importa alcunché del risultato. Il fatto finisce su tutti i giornali, anche esteri, nel giro di pochissime ore. Il Cicap, per spiegare l'evento da un punto di vista prettamente scientifico, dirà che in quella settimana c'erano alcune esercitazioni militari in corso e che gli aerei avrebbero creato riflessi in cielo. Abbastanza improbabile.
Quel che accade dopo è impensabile, soprattutto perché il calcio passa in secondo piano. Sul cielo di Firenze, visibili anche vicino alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, passano degli oggetti non identificati. L'incidente di Roswell, negli Stati Uniti, è datato 1947, sette anni prima. Quindi c'è particolare attenzione a quello che succede nel cielo fiorentino. Il preparatore atletico Arturo Maffei, arbitro della sfida, ferma la partita per qualche minuto perché tutti quanti sono attirati da quel che succede qualche km più in alto.
Come è chiaro, dopo l'avvistamento a nessuno importa alcunché del risultato. Il fatto finisce su tutti i giornali, anche esteri, nel giro di pochissime ore. Il Cicap, per spiegare l'evento da un punto di vista prettamente scientifico, dirà che in quella settimana c'erano alcune esercitazioni militari in corso e che gli aerei avrebbero creato riflessi in cielo. Abbastanza improbabile.
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