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Come Emile Zola, ma aspetto ancora. Scelta già presa? Giorgio Furlani come James Cameron. Kaká, Reijnders e Yehudi MehuinTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti
per Milannews.it

Come Emile Zola, ma aspetto ancora. Scelta già presa? Giorgio Furlani come James Cameron. Kaká, Reijnders e Yehudi Mehuin

Non è ancora il momento. Anzi vorrei non venisse mai. Anche perché non ho la penna dello scrittore Emile Zola, che, il 13 gennaio 1898, pubblicò sul giornale “L’ Aurore” la sua denuncia verso i persecutori del capitano Alfred Dreyfus, accusato di tradimento, con il titolo: “J’ACCUSE  - Lettre au President de la Republique".

Attendo dunque il risultato del derby di Coppa Italia, per il mio “J’ACCUSE”, non al Presidente, non è il caso, ma al Proprietario del Milan. Una semifinale che rappresenta l’ultimo appiglio per non precipitare nell’abisso di una stagione insopportabile, impresentabile, indimenticabile nella sua drammaticità, sempre calcistica ovviamente. 

Meglio concentrarsi dunque sulla sfida contro l’Inter, dimenticando che si festeggeranno presto i sessanta giorni dall’inizio del casting per il DS. Nemmeno fosse Giorgio Furlani un James Cameron quando scelse i protagonisti del film “ Titanic”,  titolo non scelto a caso, anche perché qui di Kolossal non scorgo  proprio nulla. Molti osservatori vedono, in questa lunghissima soccer-opera, solo il tentativo di arrivare a fine stagione, per poter poi affidare a Tony D’Amico, oggi ancora Direttore Sportivo dell’ Atalanta, il delicato incarico.

Allora sorgono naturali tante domande. Sarà vera questa ipotesi, per buona pace di Igli Tare? È una mossa logica e giudiziosa aspettare il nuovo dirigente ,ancora un mese quindi, per la scelta del futuro allenatore, per le strategie su arrivi e partenze? Oppure il Direttore Sportivo scoprirà che le decisioni sul tecnico, sui rinnovi, sulle cessioni e sulle acquisizioni siano state già prese? In questo caso, avremmo capito già come si voglia gestire il futuro del Milan, quali cambiamenti nella gestione verranno apportati, cioè... nessuno! Prospettiva molto preoccupante, visto il nono posto in classifica, la sconfitta contro la Dinamo e un anno almeno senza Champions League.

Fosse una stagione normale, la sconfitta contro l’Atalanta, figlia di troppi errori tecnici e di una prestazione totalmente  altalenante, avrebbe scosso i già fragili animi dei tifosi milanisti.   Qualcuno ,che forse ha studiato Jung e Freud, insinua  addirittura che sia stata più utile la sconfitta che una vittoria con un punteggio rotondo, perché avrebbe magari visto i giocatori rossoneri affrontare il match  con troppa sicurezza  e spavalderia.

Io non ho studiato all’Università di Zurigo, ma non sarei per nulla sorpreso di vedere, mercoledì sera, un Milan dall’alto valore tecnico con Leao, Pulisic, Theo e Reijnders, irriconoscibili nel giorno di Pasqua, tornare a suonare con la grazia e l’armonia che ricordino la musica dei violini di Yehudi Mehuin. 

Proprio un giorno dopo il compleanno di “Musica e Magia” Kaká. Rivedendo le sue prodezze mi batte ancora il cuore e certo non mi sfiorano i miseri commenti sul fatto che io viva di ricordi. Io vivo anche di ricordi perché IO, e tutti i tifosi, di RICORDI BELLI ne abbiamo e tanti; dai tempi di Nordahl, Schiaffino, Rivera, van Basten, Maldini e Baresi, Seedorf e Inzaghi. Anzi, come dico sempre, il Milan è un club che non vive di ricordi, ma li crea i ricordi. Poi penso al momento attuale e… mi taccio. Angosciosamente, mi taccio!