Serie D, il punto dopo la 17a. Livorno campione d'inverno
Livorno - Si chiude il girone di andata, il campionato va a celebrare il Livorno, campione d’inverno e si appresta, dopo le festività natalizie, ad affrontare il girone di ritorno, che, come solito, avrà tutto un altro volto e molte squadre profondamente rinnovate dalla sessione di mercato.
Gli amaranto si confermano rifilando tre goal al Figline sotto un autentico diluvio che, a tratti, faceva sembrare il catino dell’Armando Picchi molto simile ad una palude della Louisiana. Vittoria con qualche sofferenza di troppo, causata da un pizzico di disattenzione e anche un po’ di sufficienza. Inaccettabile che una difesa con Brenna, Risaliti e Siniega possa prendere un contropiede, sul rilancio del portiere avversario, nel modo in cui lo ha preso il Livorno. Meno male che soldatino Calvosa, autore di una partita sontuosa, abbia trovato un euro goal da quasi metà campo ed abbia posto fine alla contesa inopinatamente riapertasi. L’anticipo giocato di sabato si è concluso con la vittoria di misura del Seravezza sul Follonica Gavorrano. Partita equilibrata, con poche emozioni, risolta da Stabile lesto a girarsi in area e a concludere a rete, infilando la porta maremmana, con un tiro che è passato tra una selva di calciatori, asl 47’. Nei primi minuti del secondo tempo, le mani di Lagomarsini negano a Pino la gioia del goal del pareggio, poi niente più da segnalare. Tre punti che mantengono il Seravezza tra le primissime e che interrompono la risalita del Follonica Gavorrano. Dietro al Livorno, tiene il passo (fino a quando?) il Grosseto, ieri corsaro a Siena con un goal di Marzierli al 8’, bravo a ribadire in rete un cross dalla sinistra, lasciato incredibilmente solo a centro area di rigore, dopo una frittata fatta dai difensori del Siena, che si sono fatti rubare la palla dal pressing alto maremmano. Siena che avrebbe meritato il pareggio, nonostante la brutta qualità del gioco espresso e Grosseto bravo a difendersi. Oltre al goal la cronaca registra uno sterile assalto senese, un possibile rigore, un palo ed un miracolo di Raffaelli, che lasciano l’amaro in bocca ai bianconeri, incapaci di uscire dall’aurea della mediocrità. Grosseto che va alla sosta con uno svantaggio dal Livorno inimmaginabile, due mesi fa. Show di Lamberto Magrini, allenatore del Siena a fine gara. Lo sfogo del Mister ha riguardato l’inerzia della nuova proprietà sul mercato e il suo non sentirti più rappresentato dalla stessa per il disimpegno sugli accordi da lui presi con la precedente proprietà. Lo rivedremo sulla panchina bianconera alla ripresa del campionato? I dubbi ci sono. Altro colpo esterno quello della Fulgens Foligno al Lotti di Poggibonsi. 0 a 1 con goal di Calderini, al rientro dopo la squalifica, al 56’, rapinoso a riprendere di testa una corta respinta del portiere giallorosso, dopo una punizione insidiosa dal limite dell’area. Gara povera di spunti, con netta superiorità degli umbri dimostranti di essere più squadra e di meritare la quarta piazza della classifica; per essere una matricola, niente male. Torna alla vittoria il Ghiviborgo sul fanalino di coda Fezzanese. 4 a 2 per i ragazzi della bassa Val di Serchio. Match equilibrato sino alla metà del primo tempo: bomber Gori all’11’ per i padroni di casa, pareggio ligure di Mariotti due minuti dopo, Noccioli al 16’, bravo a penetrare la difesa della Fezzanese come un coltello nel burro e temporaneo pareggio di capitan Bruccini, al 24’, autore di un bel tiro angolato da fuori area. Sorpasso dei padroni di casa al 36’ dopo un periodo di supremazia territoriale, con Vari. Bisogna aspettare il 24’ del secondo tempo per registrare la doppietta personale di Gori su calcio di rigore. Vittoria importante per il Ghiviborgo, che scaccia via i fantasmi di crisi e, ancora amarezza ed ultimo posto per la Fezzanese, sempre più lontana dalle possibilità di salvezza. Esordio amaro per il nuovo tecnico Gatti, il terzo della stagione, chiamato due giorni fa a sostituire il dimissionario mister Ruvo, subentrato alla guida tecnica del club da soli due mesi.
Un Goal in diagonale di Caon, da posizione quasi impossibile, al11’, rilancia l’Orvietana al secondo successo consecutivo e interrompe la serie positiva dello Sporting Trestina. Partita giocata a viso aperto, senza tatticismi, poche occasioni per entrambe le squadre, vittoria biancorossa meritata. Il cambio di panchina porta bene all’Aquila Montevarchi. 3 a 2 contro l’Ostia Lido. Non basta il decimo goal stagionale di Kouko per i viola, passati in vantaggio al 6’ su rigore, dopo un atterramento in area di Lazzeri. Pareggio dei rossoblu 10 minuti dopo: è il piccoletto Orlandi ad effettuare una bella girata in area ed a infilare Orlandi nell’angolino alla sua destra. Secondo tempo e, al pronti e via, è Ciofi con un sinistro dal limite dell’aera a portare in vantaggio l’Aquila Montevarchi, che triplica al 66’ con Priore, imbeccato dal neo entrato Boncompagni. Nulla valgono i segni di risveglio delle merengues ostiensi con 2 grosse occasioni e, al 87’, il goal del 3 a 2 di Testoni. Tre punti d’oro per il Montevarchi, sanciscono la risalita verso una zona di classifica più tranquilla; poco rassicurante discesa verso il baratro dell’Ostia Lido, squadra non certo costruita per occupare le posizioni tra le pericolanti. Nel testa coda di Civita Castellana, bel colpo del San Donato Tavernelle. Un 2 a 0 che mette in guai seri il Flaminia e rilancia i gialloblu, facendoli uscire dalla zona retrocessione. Borgarello al 24’ di un primo tempo senza acuti, tranne, oltre al goal, una traversa rimpallata in modo casuale del Flaminia. Secondo tempo praticamente a senso unico, Flaminia non pervenuto e raddoppio meritato del San Donato con Dema al 69’ autore di un bel tiro da fuori area. I locali hanno perfino sbagliato un calcio di rigore che avrebbe potuto riaprire la partita, a riprova di una stagione nata male e che potrebbe finire peggio. Unico 0 a 0 della giornata quello tra Terranuova Traiana e Sangiovannese. Un punto che fa comodo ad entrambe le formazioni, Nessuna occasione nel primo tempo e predominio Sangiovannese nel secondo, con un paio di paratone di Timperanza, portiere del Terranuova Traiana a negare la piena posta agli azzurri. Adesso lungo stop fino al 5 gennaio.