Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / livorno / Calcio
Sala stampa. Brachi, Figline: "In gara fino all'eurogol di Calvosa"
ieri alle 19:46Calcio
di Gianluca Andreuccetti
per Amaranta.it

Sala stampa. Brachi, Figline: "In gara fino all'eurogol di Calvosa"

Livorno - Subentrato a mister Stefano Tronconi dopo dodici giornate di campionato, mister Marco Brachi è il tecnico incaricato dalla società presieduta da Nicolè Sarri di provare a portare i gialloblù alla salvezza, possibilmente senza passare attraverso le forche caudine dei playout e, in riferimento alla partita di oggi, si è espresso così:

“Nel primo tempo ho visto un gran Livorno, capace di esprimersi a ritmi alti e con tanta qualità di gioco – ha esordito il tecnico nativo di Pontassieve – noi siamo stati bravi, prima, a rimanere in partita grazie a un paio di interventi decisivi compiuti dal nostro portiere e a un palo che ha evitato un gol del Livorno e, poi, a rientrare in partita: negli spogliatoi ho detto ai miei ragazzi che sarebbe stato impossibile per il Livorno tenere i ritmi del primo tempo e così è stato”.

“Nella seconda frazione di gioco e, in particolar modo, dopo il gol subito, il Livorno è calato sia fisicamente sia mentalmente e noi siamo stati bravi a mettere in difficoltà gli amaranto fino all’eurogol di Alessandro Calvosa, che fa seguito all’eurogol subito nella partita precedentemente giocata con il Poggibonsi: il 3 a 1 ci ha ammazzato e, per quanto abbiamo provato nuovamente ad imbastire qualcosa e a mettere palla davanti, lì davanti non abbiamo la stessa qualità che ha il Livorno”.

Il tecnico del Figline, nonostante la buona prova da parte dei suoi ragazzi, ha qualcosa da rimproverare ai gialloblù: “Pur al cospetto di una signora squadra come il Livorno, oggi ho avuto la sensazione che la mia squadra sia entrata in campo con paura: da quando sono arrivato io, infatti, solitamente abbiamo giocato molto di più di quanto abbiamo giocato oggi. È vero che è necessario avere tanta qualità nei singoli per impostare l’azione da dietro, ma è altrettanto vero che, probabilmente, avremmo dovuto insistere nel tentativo di alzare il pallone, andando a scavalcare il centrocampo, e di sfidare i centrali del Livorno nel 3 contro 3, anche alla luce dell’ammonizione ricevuta da Giacomo Risaliti dopo pochi minuti di gioco”.

Alla quinta partita della gestione Brachi, è arrivata la quarta sconfitta, la prima riuscendo ad andare in rete: “È evidente che quattro sconfitte pesino e pesino tanto: in trenta anni di carriera, di cui quindici in Serie D, non sono subentrato tante volte e, se subentro, lo faccio cercando di costruire qualcosa di importante e non semplicemente di racimolare il punticino. I quindici giorni di sosta che ci aspettano arrivano nel momento più opportuno e, da ora in poi, dovremo scendere in campo con l’idea di buttare la palla dentro e di accumulare quei 25 punti che dovrebbero consentirci di salvarci: per fare questo, è necessario che la squadra vada in gol con relativa facilità, diversamente da quanto è accaduto con il Poggibonsi e il Terranuova Traiana”.

Dopo l’avvicendamento della scorsa stagione con mister Lorenzo Collacchioni alla guida del San Donato Tavarnelle, Brachi è al suo secondo subentro consecutivo alla guida di una squadra di Serie D: “Se l’anno scorso vi erano quattro squadre che più o meno si equivalevano tra loro all’insegna di un livellamento del campionato verso l’alto, quest’anno è più corretto dire che la composizione del campionato è caratterizzata dalla presenza di due supersquadre, Livorno e Grosseto, e da un certo livellamento verso il basso: tutto ciò potrebbe finire con il complicarci la vita perché potrebbe essere più difficile andare a conquistare fuori casa i punti necessari per centrare la salvezza: ma, venendo a Figline, mi sono messo in testa di riuscire a salvare questa squadra e sono sicuro che, in un modo o in un altro, riusciremo nell’impresa”.