Postgara. Mazzoni, Livorno: "C'è rabbia per la sconfitta, ma è un percorso"
Livorno – Al termine della gara tra Livorno e Ghiviborgo, 1° partita persa dagli amaranto in questo campionato, in sala stampa si è presentato il club manager Luca Mazzoni che per prima cosa ha voluto rincuorare la squadra per la sconfitta subita.
“Oggi ho preferito lasciare i ragazzi tranquilli, negli spogliatoi li ho visti parecchio demoralizzati. Voglio però che siano sereni, la società ha massima fiducia nella squadra, nell'allenatore e nello staff. La partita, pur avendo perso 1 a 4, è stata divertente e giocata bene, loro sono stati bravi e dobbiamo fargli i complimenti. La squadra anche oggi ha creato tanto e la strada è quella giusta.”
Sull'episodio del rigore non concesso a Capparella l'ex portiere amaranto risponde: “Il rigore era solare, io mi sono arrabbiato quasi più per il fallo a metà campo nell'azione dopo. Noi però non dobbiamo cascarci, gli arbitri sbagliano come noi. Forse se devo fare un appunto alla squadra è proprio in quel momento che ci siamo fatti innervosire troppo, li dovevamo essere più lucidi e freddi.”
Il Livorno tornerà in campo già mercoledì in Coppa Italia sempre contro il Ghiviborgo in una gara altrettanto complessa e da affrontare al meglio: “Si riparte con la convinzione che il Livorno oggi ha creato 20 occasioni da gol, sono partite che capitano nel corso di una stagione. Domenica scorsa a Orvieto c'erano dei ragazzi che si chiedevano come avessero fatto a perdere 1 a 4 e oggi invece ce lo chiediamo noi. Abbiamo un modo di giocare che ci espone però abbiamo giocato e possiamo lavorare sugli errori. Siamo contenti del percorso che stiamo facendo, questa è una tappa sbagliata, ma dobbiamo andare avanti.”
“Gli errori ci sono e ci saranno, ma nel complesso ci tengo a dire che siamo contenti aldilà della ovvia arrabbiatura per la sconfitta. Ringrazio anche la Curva che a fine partita ci ha sostenuto e hanno reagito alla sconfitta nel miglior modo possibile. Dimostra, e lo sapevamo, che i nostri tifosi non sono stupidi e capiscono quando la squadra da tutto in campo.”