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Dal volley al calcio, un Locanto torna in campo tra i professionisti
A 18 anni l'esordio nel Taranto in Serie C in trasferta a Latina
(ANSA) - ROMA, 09 GEN - Una storia nella storia in una famiglia divisa tra calcio e pallavolo. Destino e amore per lo sport targato Giorgio Locanto che a 18 anni ha esordito tra i professionisti nell'incontro di serie C Latina-Taranto, giocato domenica scorsa e valido per la 21esima giornata del girone C. Dopo i trascorsi da centrale nelle giovanili della Fermana e un anno dopo aver firmato il suo primo contratto proprio con la società marchigiana, per il giovane giocatore originario di Montemarciano (AN) è arrivata la prima presenza assoluta in campionato con la maglia dei rossoblù pugliesi, squadra nella quale è approdato nell'agosto scorso.
Classe 2006 (2 luglio 2006), Locanto è un difensore di 1 metro 94 e dal fisico longilineo ma prestante. Con la maglia numero 34 del Taranto, ha disputato con piglio gli ultimi 16 minuti della partita (terminata 3 a 1 per i padroni di casa) nel ruolo di terzino destro e, coronando uno degli originali corsi e ricorsi del tempo, della vita e dello sport, ha fatto storia nella storia di famiglia che coinvolge il papà Diego, pallavolista siciliano da record a cavallo degli Anni '90 e 2000. Giorgio ha infatti esordito da calciatore professionista proprio nella città dove il padre fu grande protagonista nella serie A di volley da capitano della Icom Latina. Nel biennio vissuto nella città laziale, il 6 dicembre 1998 Diego Locanto mise a segno 23 punti e 41 cambipalla (totale 64) nel match contro l'Asystel Milano: è il record mondiale assoluto di punti come schiacciatore di banda per quanto riguarda la pallavolo con i set a 15 punti (più tardi furono istituiti i set fino a 25 senza cambipalla) e dunque un primato destinato a rimanere negli annali e che rappresenta anche il quarto "score" mai realizzato nella storia del volley se si considerano anche gli schiacciatori opposti.
"Mi sono sentito davvero gratificato dal mio esordio tra i professionisti - ha commentato Giorgio Locanto - anche se non esattamente nel mio ruolo naturale. In realtà sarei entrato anche se mi avessero chiesto di fare il portiere! Alla mia età posso aumentare il mio bagaglio tecnico e professionale giocando in ruoli diversi e sono orgoglioso della fiducia e dell'opportunità che mi hanno dato il Taranto e mister Bisignano e spero di ricambiare anche nelle prossime occasioni". "Ancora una volta - ha aggiunto papà Diego - c'è Latina nel nostro destino. Sono davvero contento che abbia portato a mio figlio, fra l'altro autore di un'ottima prova, grande felicità per l'esordio da calciatore professionista come fece con me nelle mie due stagioni da capitano della squadra di volley". (ANSA).
Classe 2006 (2 luglio 2006), Locanto è un difensore di 1 metro 94 e dal fisico longilineo ma prestante. Con la maglia numero 34 del Taranto, ha disputato con piglio gli ultimi 16 minuti della partita (terminata 3 a 1 per i padroni di casa) nel ruolo di terzino destro e, coronando uno degli originali corsi e ricorsi del tempo, della vita e dello sport, ha fatto storia nella storia di famiglia che coinvolge il papà Diego, pallavolista siciliano da record a cavallo degli Anni '90 e 2000. Giorgio ha infatti esordito da calciatore professionista proprio nella città dove il padre fu grande protagonista nella serie A di volley da capitano della Icom Latina. Nel biennio vissuto nella città laziale, il 6 dicembre 1998 Diego Locanto mise a segno 23 punti e 41 cambipalla (totale 64) nel match contro l'Asystel Milano: è il record mondiale assoluto di punti come schiacciatore di banda per quanto riguarda la pallavolo con i set a 15 punti (più tardi furono istituiti i set fino a 25 senza cambipalla) e dunque un primato destinato a rimanere negli annali e che rappresenta anche il quarto "score" mai realizzato nella storia del volley se si considerano anche gli schiacciatori opposti.
"Mi sono sentito davvero gratificato dal mio esordio tra i professionisti - ha commentato Giorgio Locanto - anche se non esattamente nel mio ruolo naturale. In realtà sarei entrato anche se mi avessero chiesto di fare il portiere! Alla mia età posso aumentare il mio bagaglio tecnico e professionale giocando in ruoli diversi e sono orgoglioso della fiducia e dell'opportunità che mi hanno dato il Taranto e mister Bisignano e spero di ricambiare anche nelle prossime occasioni". "Ancora una volta - ha aggiunto papà Diego - c'è Latina nel nostro destino. Sono davvero contento che abbia portato a mio figlio, fra l'altro autore di un'ottima prova, grande felicità per l'esordio da calciatore professionista come fece con me nelle mie due stagioni da capitano della squadra di volley". (ANSA).
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