
La Juve pensa al Parma: Tudor spera di recuperare Koopmeiners e Yildiz
Oggi, per la Juventus è la vigilia della gara contro il Parma di domani sera alle 20:45. Per questa partita Igor Tudor non ha ancora sciolto il dubbio legato alle condizioni di Kenan Yildiz e Teun Koopmeiners, come ha spiegato lui stesso in conferenza stampa: “Abbiamo lavorato bene, è stata una settimana più lunga e l'abbiamo sfruttata al massimo. Abbiamo avuto qualche problemino Yildiz ha lavorato un po' con noi e vediamo domani. Koopmeiners ha fatto qualcosa, ma è a forte rischio per la partita. Sono fuori Mbangula e Gatti". Dunque, solo dopo l’allenamento di oggi, la Juventus prenderà una decisione definitiva sulla presenza o meno di Yildiz e Koopmeiners per la gara contro il Parma. Ma Tudor non vuole sentir parlare di possibili alternative al turco e all’olandese: “Non esiste un piano A o B. Dobbiamo scegliere i giocatori che stanno bene, perchè affronteremo una squadra che sta bene e che ha pareggiato contro l'Inter e la Fiorentina".
Tudor elogia le qualità di Nico Gonzalez e Veiga.
Nel corso della conferenza stampa fatta ieri da Tudor, si è parlato molto anche di alcuni singoli della Juventus. In particolare, il tecnico croato si è soffermato su quanto sta facendo Nico Gonzalez: “Ho trovato un ragazzo molto solare e voglioso. Lui ha quella mentalità argentina che è sempre positiva. Può giocare in 2/3 ruoli e può ancora crescere su tante cose. È bello averlo nel gruppo". Quindi, l’argentino ha conquistato il tecnico croato e infatti sotto la sua gestione l’ex viola è sempre stato in campo dal primo minuto. Ma c’è un altro giocatore della Juventus che ha colpito positivamente Igor Tudor ed è Renato Veiga: “È vero, ha 22 anni e ha una personalità di uno di 30, quello è sicuro. Ha delle doti, è veloce, parla, anche in campo aperto è difficile che uno gli scappi. Può crescere su certe cose, stiamo lavorando ancora. Ha un futuro davanti a sé e oggi abbiamo fatto una bella chiacchierata e gli ho detto che dipende tutto da lui. Cioè, lui puó avere un grande futuro, è ancora giovane. Però, in questa squadra, è un tasto importante dal punto di vista mentale, a parte a livello qualitativo, però è una personalità la sua che serve alla squadra”.
Tudor non si sente un traghettatore.
Igor Tudor ha avuto un grande impatto sulla Juventus ed è inevitabile parlare del suo futuro. Il tecnico croato, però, ha spiegato di non voler essere definito come un traghettatore: “Rispondo come ho sempre risposto, quella parola è brutta: in 10-20 anni che sono in Italia, quella parola non mi dà una bella sensazione. Quando uno arriva è un allenatore, uno può andare a casa anche con un contratto di cinque anni. L'allenatore vive alla giornata, partita dopo partita. Va vissuto tutto senza programmazioni, il futuro si costruisce oggi. La partita di oggi si costruisce adesso, così bisogna vivere. Dal passato si prendono lezioni e non ci si pensa più, il futuro non ti dà niente se non ansia. Tu ti devi preparare al massimo così quando arriva la partita vai a mille, è tutto quello che conta. Il resto conta zero". Adesso, Tudor pensa solo al Parma e a migliorare soprattutto la delle palle inattive: “Si abbiamo lavorato di più. Però va detto ci mancano alcune caratteristiche di peso specifico, di età ed esperienza, un po' quella malizia che generalmente nella squadra potrebbe mancare un po' sui calci piazzati. Stiamo provando a crescere in fretta. Ho visto la predisposizione e la voglia di migliorare. Speriamo di fare meglio". Infine, il tecnico croato ha parlato di quanto sta facendo Dusan Vlahovic in queste ultime partite: “Lavoriamo e parliamo tutti i giorni, ascolta e apprende bene, prova a mettere tutto e quello è fondamentale: è stato apprezzato anche dal gruppo, ha messo due belle palle e non è poco, poi è chiaro che vuole i goal e arriveranno".
Tudor elogia le qualità di Nico Gonzalez e Veiga.
Nel corso della conferenza stampa fatta ieri da Tudor, si è parlato molto anche di alcuni singoli della Juventus. In particolare, il tecnico croato si è soffermato su quanto sta facendo Nico Gonzalez: “Ho trovato un ragazzo molto solare e voglioso. Lui ha quella mentalità argentina che è sempre positiva. Può giocare in 2/3 ruoli e può ancora crescere su tante cose. È bello averlo nel gruppo". Quindi, l’argentino ha conquistato il tecnico croato e infatti sotto la sua gestione l’ex viola è sempre stato in campo dal primo minuto. Ma c’è un altro giocatore della Juventus che ha colpito positivamente Igor Tudor ed è Renato Veiga: “È vero, ha 22 anni e ha una personalità di uno di 30, quello è sicuro. Ha delle doti, è veloce, parla, anche in campo aperto è difficile che uno gli scappi. Può crescere su certe cose, stiamo lavorando ancora. Ha un futuro davanti a sé e oggi abbiamo fatto una bella chiacchierata e gli ho detto che dipende tutto da lui. Cioè, lui puó avere un grande futuro, è ancora giovane. Però, in questa squadra, è un tasto importante dal punto di vista mentale, a parte a livello qualitativo, però è una personalità la sua che serve alla squadra”.
Tudor non si sente un traghettatore.
Igor Tudor ha avuto un grande impatto sulla Juventus ed è inevitabile parlare del suo futuro. Il tecnico croato, però, ha spiegato di non voler essere definito come un traghettatore: “Rispondo come ho sempre risposto, quella parola è brutta: in 10-20 anni che sono in Italia, quella parola non mi dà una bella sensazione. Quando uno arriva è un allenatore, uno può andare a casa anche con un contratto di cinque anni. L'allenatore vive alla giornata, partita dopo partita. Va vissuto tutto senza programmazioni, il futuro si costruisce oggi. La partita di oggi si costruisce adesso, così bisogna vivere. Dal passato si prendono lezioni e non ci si pensa più, il futuro non ti dà niente se non ansia. Tu ti devi preparare al massimo così quando arriva la partita vai a mille, è tutto quello che conta. Il resto conta zero". Adesso, Tudor pensa solo al Parma e a migliorare soprattutto la delle palle inattive: “Si abbiamo lavorato di più. Però va detto ci mancano alcune caratteristiche di peso specifico, di età ed esperienza, un po' quella malizia che generalmente nella squadra potrebbe mancare un po' sui calci piazzati. Stiamo provando a crescere in fretta. Ho visto la predisposizione e la voglia di migliorare. Speriamo di fare meglio". Infine, il tecnico croato ha parlato di quanto sta facendo Dusan Vlahovic in queste ultime partite: “Lavoriamo e parliamo tutti i giorni, ascolta e apprende bene, prova a mettere tutto e quello è fondamentale: è stato apprezzato anche dal gruppo, ha messo due belle palle e non è poco, poi è chiaro che vuole i goal e arriveranno".
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