
Energia, voglia e verticalità. I tre spunti della prima Juventus di Igor Tudor
Prima panchina e prima vittoria per Igor Tudor e la sua Juventus. Un 1-0 tirato, incerto fino all'ultimo minuto, ma che rimette comunque la squadra bianconera sulla retta via per la corsa alla prossima Champions League.
La prima cosa saltata agli occhi nel match di Vlahovic e compagni è sicuramente l'energia messa in campo fin dal primo momento di gioco. Nelle ultime due partite, contro Atalanta e Fiorentina, la squadra era sembrata scarica da questo punto di vista. Oggi, nonostante i tanti impegni delle Nazionali dei giorni scorsi, si è rivista la carica agonistica che sembrava smarrita. Il tutto unito alla voglia che i calciatori hanno messo in campo, caricati anche da uno Stadium ansioso di vedere all'opera la "nuova" squadra. Voglia di portare a casa il risultato, voglia di aiutarsi l'un l'altro.
Chiusura con un concetto tattico. Lo ha spiegato anche lo stesso Tudor nel post partita. In questa gara si è visto una Juventus più verticale rispetto al recente passato. Non che l'ampiezza del campo non sia stata sfruttata, anzi. Ma il possesso palla è stato meno fine a se stesso e maggiormente direzionato verso l'obiettivo finale, ovvero la ricerca della conclusione. Con verticalizzazioni che partivano, a seconda dei momenti, dalla difesa col piede di Veiga o dal centrocampo con le letture di capitan Locatelli.
La prima cosa saltata agli occhi nel match di Vlahovic e compagni è sicuramente l'energia messa in campo fin dal primo momento di gioco. Nelle ultime due partite, contro Atalanta e Fiorentina, la squadra era sembrata scarica da questo punto di vista. Oggi, nonostante i tanti impegni delle Nazionali dei giorni scorsi, si è rivista la carica agonistica che sembrava smarrita. Il tutto unito alla voglia che i calciatori hanno messo in campo, caricati anche da uno Stadium ansioso di vedere all'opera la "nuova" squadra. Voglia di portare a casa il risultato, voglia di aiutarsi l'un l'altro.
Chiusura con un concetto tattico. Lo ha spiegato anche lo stesso Tudor nel post partita. In questa gara si è visto una Juventus più verticale rispetto al recente passato. Non che l'ampiezza del campo non sia stata sfruttata, anzi. Ma il possesso palla è stato meno fine a se stesso e maggiormente direzionato verso l'obiettivo finale, ovvero la ricerca della conclusione. Con verticalizzazioni che partivano, a seconda dei momenti, dalla difesa col piede di Veiga o dal centrocampo con le letture di capitan Locatelli.
Altre notizie
Ultime dai canali








Primo piano