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Repice: "Motta ha fatto capire a Vlahovic di non essere da Juve. Ci sono le categorie..."
tmwradio
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Carnasciali:"Nella corsa Champions più Bologna che Lazio".
Repice:" Vlahovic non è da Juve. Il club deve rispettare il suo DNA."
Orlando:"Vlahovic incompatibile con Motta. Koop impaurito."
Impallomeni:" Nel Bologna rivoluzione di Italiano."
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Il telecronista della Rai Francesco Repice, ai microfoni di TMW durante Maracanà, ha parlato del momento della Juventus dopo il pareggio in Champions col Club Brugge:
Koopmeiners e Vlahovic in difficoltà: di chi è la colpa?
"La Juve ha avuto Tevez, Higuain, negli anni scorsi, prima di Ronaldo. Ci sono le categorie. Vlahovic fa gol ma gioca nella Juve. Ma è questione anche dei compagni. Non è da Juve e il tecnico glielo ha fatto capire. Motta è da Juve? Ci hanno puntato, hanno fatto una rivoluzione culturale, l'hanno cercata di fare in passato anche con Maifredi e con Sarri. Saranno i risultati a parlare, come sempre. Si pretende da questa Juve cose che non si possono pretendere, come il primato in classifica o la sicurezza di arrivare in Champions. Per me non si può pretendere più di questo, con questo organico".
Come è uscito il Bologna dopo questa vittoria in Champions?
"Vado controcorrente ma quella di ieri è una vittoria di cui non si può gioire, perché esci fuori. A meno che non fa parte di un percorso. Se si parte da qui per salire è un conto, ma lottare per un piazzamento Champions non è un modo di pensare. Il Bologna ha una società ricca e solida e deve pensare più in grande. Lo step lo ha già fatto Italiano, ha capito dopo due finali perse che bisogna vincere le partite. Se è l'inizio di un percorso va bene, sennò no. Ma è un discorso che vale anche per altre squadre".
Koopmeiners e Vlahovic in difficoltà: di chi è la colpa?
"La Juve ha avuto Tevez, Higuain, negli anni scorsi, prima di Ronaldo. Ci sono le categorie. Vlahovic fa gol ma gioca nella Juve. Ma è questione anche dei compagni. Non è da Juve e il tecnico glielo ha fatto capire. Motta è da Juve? Ci hanno puntato, hanno fatto una rivoluzione culturale, l'hanno cercata di fare in passato anche con Maifredi e con Sarri. Saranno i risultati a parlare, come sempre. Si pretende da questa Juve cose che non si possono pretendere, come il primato in classifica o la sicurezza di arrivare in Champions. Per me non si può pretendere più di questo, con questo organico".
Come è uscito il Bologna dopo questa vittoria in Champions?
"Vado controcorrente ma quella di ieri è una vittoria di cui non si può gioire, perché esci fuori. A meno che non fa parte di un percorso. Se si parte da qui per salire è un conto, ma lottare per un piazzamento Champions non è un modo di pensare. Il Bologna ha una società ricca e solida e deve pensare più in grande. Lo step lo ha già fatto Italiano, ha capito dopo due finali perse che bisogna vincere le partite. Se è l'inizio di un percorso va bene, sennò no. Ma è un discorso che vale anche per altre squadre".
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