Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / juventus / Calcio femminile
Fra tutto esaurito e i soliti, deprecabili, insulti social. I primi giorni dell'album 'Calciatrici'TUTTO mercato WEB
Oggi alle 13:40Calcio femminile
di Tommaso Maschio

Fra tutto esaurito e i soliti, deprecabili, insulti social. I primi giorni dell'album 'Calciatrici'

Nei giorni scorsi a Roma è stato presentato l’album Panini “Calciatrici”, il primo prodotto cartaceo della casa editrice di Modena dedicato al calcio femminile con ampio spazio alla Serie A, ma anche pagine dedicate alla Serie B e alla Nazionale che la prossima estate sarà impegnata nella fase finale dell’Europeo in Svizzera.

A distanza di cinque giorni dal lancio sia l’album sia il box da 36 pacchetti di figurine risulta non disponibile nello store della Panini segno che il prodotto, che si compone di L’album si compone di 322 figurine da raccogliere in 48 pagine, ha riscosso un notevole successo forse anche superiore alle aspettative visto che sui social in molti ‘lamentano’ le difficoltà di trovarlo nelle edicole e nei punti vendita tradizionali.

Un successo che va oltre ai soliti, deprecabili e tristissimi, commenti che si trovano sui social dove spiccano – non per originalità – insulti e battute sessiste che vanno da inviti a tornare in cucina o dedicarsi ad attività domestiche fino ad altri in cui si legge “funzionerebbe solo se facessero l’album in intimo”. Parole che certo non scalfiscono atlete che negli ultimi anni hanno lottato, e continuano a lottare, per avere un riconoscimento e uno spazio sempre più importante in un mondo giudicato, a torto, maschile e che tende a marginalizzare le calciatrici. Una mancanza di rispetto, che dallo sport spesso e volentieri esonda in ogni ambito della società civile, e che dimostra quanto lavoro culturale serva ancora affinché certe battute possano essere considerate ancora normali.