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Il miglior portiere del Mondo da due anni (anche senza esserlo). Lo straordinario Dibu
L'immaginario collettivo su Emiliano Martinez porta spesso, erroneamente, a pensarlo festeggiante con quell'eccesso di gioia e pure di sfottò, con il premio di miglior portiere dell'ultimo Mondiale a formare una vistosa ed evidente e volgare e fallica appendice. Però il Dibu è molto, tanto altro. E' un istrionico ed eccentrico e straordinario numero uno, fuori dagli schemi e pure da quelli che sono i canonici modelli di portiere cresciuti dalle scuole di Coverciano e pure da quelle del Nord Europa. Il Dibu, guardiano ultimo dell'Aston Villa che oggi sfida la Juventus in Champions League a Birmingham, ha vinto due volte il premio di miglior portiere del Mondo nei teatri parigini. Lo Yashin d'oggi, dunque, nelle serate in cui veniva incoronato anche un Pallone d'Oro globale.
Quella parata eterna
Martinez non è il migliore al Mondo tecnicamente, a livello di spettacolarità e di palmares. Però fa cose straordinarie, in Argentina è un'icona e un mito ed è riuscito a trascinare pure a suon di parate i Villains in Champions League. Sorride, provoca e para, soprattutto. Para. Il salvataggio contro Kolo Muanì in finale dei Mondiale resterà per sempre ma quelle contro il Bayern Monaco, nella prima stagionale in Champions, sette in tutto una più bella dell'altra, raccontano ancor di più le qualità dell'argentino. Che quando è in giornata di grazia, e spesso accade, risulta insuperabile. Risulta un fattore. "La gente continua a ricordarmi quell'intervento su Kolo Muani. È una parata che mi segnerà per tutta la vita, ma voglio continuare a migliorare come portiere e come persona. E lo sto dimostrando. Avevo intenzione di giocare in Champions League e ci sono riuscito. Con una Nazionale così non ho limiti. Voglio continuare a crescere".
Il migliore al Mondo senza esserlo
Il Dibu non è il migliore sotto molti aspetti ma è il complesso dei suoi fattori che lo rende unico e speciale. Senza paragoni e per questo abbagliante e spesso insuperabile. Non è Ederson, Donnarumma, Ter Stegen, Courtois, Oblak, e via parando e salvando. Ma il suo percorso e le sue caratteristiche sono quelle di un portiere speciale e i voti dei colleghi, e dei giornalisti, e dell'opinione pubblica, lo confermano. Nelle ultime due annate, il numero uno dell'Aston Villa che oggi sfida la Juventus in Champions League è stato il migliore di tutti, pur senza esserlo in senso assoluto. Ma è il percorso quello che conta, e il Dibu sta scrivendo ogni volta una meravigliosa storia.
Quella parata eterna
Martinez non è il migliore al Mondo tecnicamente, a livello di spettacolarità e di palmares. Però fa cose straordinarie, in Argentina è un'icona e un mito ed è riuscito a trascinare pure a suon di parate i Villains in Champions League. Sorride, provoca e para, soprattutto. Para. Il salvataggio contro Kolo Muanì in finale dei Mondiale resterà per sempre ma quelle contro il Bayern Monaco, nella prima stagionale in Champions, sette in tutto una più bella dell'altra, raccontano ancor di più le qualità dell'argentino. Che quando è in giornata di grazia, e spesso accade, risulta insuperabile. Risulta un fattore. "La gente continua a ricordarmi quell'intervento su Kolo Muani. È una parata che mi segnerà per tutta la vita, ma voglio continuare a migliorare come portiere e come persona. E lo sto dimostrando. Avevo intenzione di giocare in Champions League e ci sono riuscito. Con una Nazionale così non ho limiti. Voglio continuare a crescere".
Il migliore al Mondo senza esserlo
Il Dibu non è il migliore sotto molti aspetti ma è il complesso dei suoi fattori che lo rende unico e speciale. Senza paragoni e per questo abbagliante e spesso insuperabile. Non è Ederson, Donnarumma, Ter Stegen, Courtois, Oblak, e via parando e salvando. Ma il suo percorso e le sue caratteristiche sono quelle di un portiere speciale e i voti dei colleghi, e dei giornalisti, e dell'opinione pubblica, lo confermano. Nelle ultime due annate, il numero uno dell'Aston Villa che oggi sfida la Juventus in Champions League è stato il migliore di tutti, pur senza esserlo in senso assoluto. Ma è il percorso quello che conta, e il Dibu sta scrivendo ogni volta una meravigliosa storia.
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