
CANZI a Rai Sport: “È un sogno vincere lo scudetto. Ringrazio il club che mi ha dato questo opportunità. Su Girelli…”
Massimiliano Canzi ha parlato ai microfoni della Rai al termine della gara vinta dalla Juventus Women contro il Milan e che ha consegnato matematicamente lo scudetto alle bianconere. Ecco le sue parole riprese da TuttoJuve.com:
Qual è la sua emozione?
"Non ho parole, le ragazze sono state meravigliose. La cornice è stupenda. Per me è una gioia indescrivibile".
Ha mai pensato per un momento di perderlo questo scudetto?
"Sapevamo che era molto difficile, avevamo squadre di grandissimo valore dietro come sicuramente l’Inter, la Roma, ma anche la Fiorentina e oggi lo ha dimostrato anche il Milan, eravamo molto fiduciosi ma sapevamo che era molto complicato, siamo stati i primi dalla prima giornata e adesso fino all’ultima, a questo punto. È durissima, è difficilissimo e sono veramente fiero di queste ragazze"
Sesto scudetto per le ragazze, il primo per lei lei arriva dal calcio maschile, ci dice se c’è un’emozione diversa?
"Aldilà del fatto che a questi livelli non mi era mai stato permesso di allenare, vincere uno scudetto. È un sogno, qualcosa di meraviglioso e devo dire che ho ricominciato ad emozionarmi ed è una cosa pazzesca, sotto l’aspetto emotivo. È qualcosa di indescrivibile e sotto un certo aspetto è molto diverso dal calcio maschile"
Ha delle persone da ringraziare?
"Devo ringraziare il club sicuramente che mi ha dato questa grandissima opportunità, la mia famiglia, le persone che mi vogliono bene e che mi seguivano anche quando allenavo in terza o in seconda categoria. Devo ringraziare tutti quelli che mi hanno dato la possibilità di essere qua, anche le società che mi hanno esonerato, perché mi ha dato la possibilità di migliorarmi".
Cristiana Girelli infinita…
"Non ho parole, Cristiana si è messa a disposizione fin dal primo giorno e si è allenata come non mai ed è sempre stata a disposizione per tutto, per qualsiasi cosa. Lei e tutte le altre ragazze anche, le cosiddette "vecchie", che "vecchie" non sono perché hanno ancora tanto da dare".







