LA LANTERNA VERDE - Chiesa, dilemma shakespeariano. Soulé, cessione dolorosa. Rabiot, addio senza rimpianti?
Non si può far finta di nulla… C’è un entusiasmo pazzesco attorno alla nuova Juventus di Thiago Motta (e GiuntolI). Il prossimo 6 agosto, all’Allianz Stadium, sarà palpabile il calore del pubblico bianconero, finalmente “esaltato” come ai bei tempi. Onestamente, è giusto così. Giuntoli sta facendo un lavoro eccezionale. Colpi di qualità, senza mai dare l’impressione di esitare o prendere tempo. Sa esattamente cosa serve alla nuova Vecchia Signora e non ha sbagliato una mossa…
Tuttavia, ci sono ancora delle questioni piuttosto spinose da risolvere o, almeno, chiarire. Beh, una è già stata spiegata, ovvero l’addio a Rabiot. Il francese è ancora alla ricerca del suo nuovo club. In tanti (me compreso) pensano che il Milan sia la soluzione più logica ma, con Rabiot, è difficile fare previsioni, da ogni punto di vista. Unica certezza: non lo vedremo più in bianconero. Un addio senza rimpianti? No, avrebbe fatto comodo anche nella Juventus di Thiago Motta ma, alla luce della proposta (notevole) messa sul piatto delle trattative dalla Juventus, direi che è una separazione che ci sta e sulla quale non vale la pena tornare. La Juventus ha dato tanto a Rabiot e viceversa. Punto e a capo…
Più delicati i “casi” Soulé e Chiesa. Il primo rappresenta il classico sacrificio per il bene comune. Che sia un talento pazzesco lo sanno anche i sassi del Ticino (fiume vicino a dove abito) ma è altrettanto vero che Giuntoli deve pur incassare e, al momento, l’argentino è il modo migliore per fare quattrini… Una cessione dolorosa ma inevitabile.
Ecco, si riuscisse a non darlo ad una rivale diretta in campionato (Roma) sarebbe meglio ma c’è da considerare anche la volontà (determinante) del ragazzo che pare intenzionato a non mollare la Serie A….
Chiudiamo con il grande dilemma dell’estate bianconera: Federico Chiesa. To be, or not to be, that is the question… In effetti, è davvero complicato capire quale sia la soluzione migliore per il futuro di Chiesa. Nei suoi quattro anni bianconeri, ha giocato 131 partite con 32 gol. In alcuni frangenti, è stato dominante. In altri periodi, a volte lunghi, ha deluso. Infortunio a parte (l’ha condizionato per un po’ di tempo), Chiesa è quel tipo di giocatore che ti manda in bestia. Se gioca come sa, lo adori alla follia. Se non è in giornata, lo vorresti vedere in panchina a vita. Che fare con un soggetto simile? La sensazione è che tutto dipenderà dal mercato. Se arriverà un’offerta congrua, è probabile che Giuntoli lo “inviti” ad accettare. In caso contrario, resterà bianconero ma con tutti gli occhi del popolo bianconero addosso. Al minimo errore, saranno in tanti a maledire il giorno in cui si è deciso di tenerlo. Se farà bene, tutti esalteranno la scelta di non cederlo. Dilemma shakespeariano…