Avv. Di Cintio a RBN: “Pogba più superficialità che dolo. Ricorso al Tas? C'è qualche speranza”
Confermata la squalificata di quattro anni per doping a Pogba. Il Tribunale Nazionale Antidoping ha accolto la richiesta della Procura, rispetto alla positività al testosterone riscontrata lo scorso 20 agosto. Il giocatore si è detto scioccato, ribadendo di non aver assunto l'integratore consapevolmente e deliberatamente e farà ricorso al Tas di Losanna, con al speranza di ribaltare il verdetto. La Juve può chiedere la risoluzione del contratto e la carriera del calciatore e questa vicenda potrebbe mettere la parola fine sulla carriera del calciatore. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve, della questione ha parlato l'avvocato Cesare Di Cintio, esperto di Diritto sportivo.
Questa la spiegazione di Di Cintio ai tanti tifosi che parlano di accanimento giudiziario: “La squalifica comminata a Pogba è quella prevista per questi tipi di violazioni. Il Tribunale Nazionale Antidoping ha ritenuto non credibile la versione del giocatore rispetto all'assunzione involontaria e inconsapevole della sostanza vietata. Ogni processo per doping è difficile, questo ancora di più perché l'imputato deve dimostrare la mancanza del dolo nell'assunzione dello stesso prodotto. Non ritenendo sufficienti le prove, i giudici hanno applicato il massimo della pena, vale a dire 4 anni di squalifica. Rispetto al ricorso al Tas di Losanna, in passato è stato più aperto nel valutare le prove degli indagati. Qualche possibilità credo Pogba possa averla. Io comunque non credo al dono, ma alla superficialità del giocatore”.
Nel podcast l'intervento integrale