
Corsport - Tudor, ecco la normalità
In un campionato che ha spesso premiato le sorprese e le stravaganze, la Juventus di Igor Tudor come scrive il Corriere dello Sport ha scelto una strada in controtendenza: la normalità. E proprio in questa apparente semplicità si cela la rivoluzione più grande della stagione bianconera. Dopo settimane difficili con risultati negativi, l’ex difensore ha riportato ordine, pragmatismo e un minimo comune denominatore di solidità alla Continassa.
Sette punti e un’identità ritrovata
Tre partite con Tudor in panchina – due vittorie e un pareggio – sono bastate per restituire alla Juventus una classifica più in linea con le aspettative e, soprattutto, una logica tattica che sembrava smarrita. Dopo l’esonero di Allegri, la squadra era precipitata al quinto posto, ma oggi è di nuovo quarta. Nonostante non abbia ancora mostrato un calcio spettacolare, la Juve ha dato segnali di solidità e compattezza.
Il momento di massimo smarrimento era arrivato con le pesanti sconfitte contro Atalanta (quattro gol incassati allo Stadium) e Fiorentina (tre al Franchi). Un doppio crollo che aveva fatto pensare al peggio. Con Tudor, invece, si è visto un netto cambio di rotta, fatto di ordine difensivo e fiducia ritrovata. La Juve non incanta, ma non si disunisce più.
Un carattere da Juventus
Quella messa in campo da Tudor non è ancora una Juventus con un’identità di gioco precisa, ma è una squadra con carattere. Il ritorno a una mentalità “da Juventus”, fatta di attenzione, sacrificio e concretezza, è la prima conquista del tecnico croato. Una base su cui costruire il futuro, con l’obiettivo di blindare la qualificazione Champions e restituire ai tifosi un senso di appartenenza troppo a lungo smarrito in questa stagione.







