
L'agente Caravello: "Addio Motta, nello spogliatoio si erano create troppe crepe"
A 1 Station Radio, l'agente FIFA Danilo Caravello ha parlato della Juve dopo l'addio a Thiago Motta: "Le colpe, così come i meriti, non sono mai di una sola persona. Thiago Motta è un allenatore preparato, con idee moderne, ma in una società come la Juventus bisogna sempre vincere. A volte, però, le squadre non vengono costruite perfettamente secondo le esigenze del tecnico, magari per motivi di bilancio o di mercato. Inoltre, Motta potrebbe non essere stato pronto per un club così esigente. La Juventus ha bisogno di arrivare almeno tra le prime quattro per motivi economici, e quando ha deciso di cambiare allenatore a due mesi dalla fine del campionato, è stato chiaro che qualcosa non funzionava. Probabilmente, nello spogliatoio si erano create troppe crepe e alcuni giocatori erano sotto rendimento".
Mentre sul valore di Cristiano Giuntoli ha ammesso: "In società come il Napoli, ma anche la Lazio, la figura del direttore sportivo ha un peso relativo rispetto ad altri club, perché i presidenti sono molto presenti nelle decisioni. De Laurentiis e Giuntoli hanno formato un connubio vincente, ma poi il loro percorso si è separato. Ora, con Conte, si sta cercando di aprire un nuovo ciclo, perché sappiamo che Conte non si accontenta di arrivare secondo. In Italia, tutti parlano di calcio, ma ci sono tanti meccanismi interni che dall'esterno si vedono poco. Alla fine, però, bisogna ricordare che anche i calciatori sono esseri umani e possono sbagliare. Il problema è che, nel nostro Paese, è difficile ammettere gli errori. Ma il calcio resta uno sport meraviglioso, fatto di emozioni e di discussioni infinite".







