
I.Bonetti a RBN: "Motta non era pronto per questi livelli. Ok Tudor ma mi sarebbe piaciuto Mancini"
Il doppio ex di Juve-Genoa Ivano Bonetti è stato ospite di Fuori di Juve, trasmissione di Radio Bianconera. "Come energie mentali ed entusiasmo credo che la Juve si sia ricompattata a livello di spogliatoio. Si vedevano queste divergenze interne, credo che questo problema non sussisterà ora e se ne avvantaggerà il gioco. E' vero che se non hai dei singoli di alto livello, devi sopperire con una base di gioco di squadra. La Juve era stata un po' frenata, perché qualche individualità di livello ce l'ha, vedi Yildiz. Contro un Genoa, che fuori casa è ottimo, sarà un bel test. Ma come prestazione credo che la vedremo".
Sul cambio Motta-Tudor poi ha detto: "I problemi che ho notato li ho visti fin da subito. C'era qualcosa nella gestione dei singoli, soprattutto dal punto di vista umano, che non andava. Danilo che è stato un trascinatore, ceduto così, ha destato dei sospetti. Ha cambiato tante formazioni poi, senza dare continuità e certezze. Il fatto stesso che a Bologna non permetteva di far vedere gli allenamenti anche ai tecnici interni mi lascia perplesso. Ed è anche mancata una società forte alle spalle. Devi sapere quando porti un allenatore come è dal punto di vista umano e di gestione. perché nei momenti difficili che possono capitale puoi sostenerlo bene e andare avanti. Probabilmente la Juve ha fatto di tutto per salvare la situazione e l'errore lo ha fatto a inizio stagione. Non era pronto per questi livelli".
Mentre su Tudor ha detto: "A me la persona piace molto, intelligente, ha vissuto già l'ambiente. Unica cosa se riuscirà a fare breccia sotto il profilo umano sui giocatori avrà modo di fare bene. Bisognerà vedere se poi ci saranno i risultati, ma se ci sarà qualche crepa sarà difficile. Io sinceramente sarei andato a prendere un allenatore in cui credo, non facendogli un contratto di 5 mesi. Ci vuole gente con spessore per navigare in alto mare. Quando si accostava Mancini mi piaceva l'idea, è uno esperto, ha voglia di vincere e molto motivato e poteva dare una garanzia alla squadra". Anche se si fa il nome di Conte: "E' un top anche lui. Ma serve un tipo di allenatori come questi. Gente che dà equilibrio alla squadra, sopportano le pressioni. E non ce ne sono molti in giro. Anche Conte mi piace, è uno determinato. Non è un venditore di fumo".
Mentre sul fronte calciatori ha parlato di Douglas Luiz e Koopmeiners, due delusioni finora: "Douglas Luiz non ha mai fatto tante partite di fila, uno deve trovare anche una certa stabilità per trovare i tempi di gioco. Koopmeiners lo trovi in varie zone e non si è capito mai la posizione. Come ci vuole un difensore che sa difendere, non che faccia altro". Mentre sulla fiducia da ridare a Vlahovic ha ammesso: "Lo scorso anno, nel bene o nel male, il serbo ha segnato. E' uno che comunque si impegna, lotta. Come fa a star fuori uno come lui? Gli si deve dare continuità. Non è stato gestito bene, gli è stato dato modo di rendere al 50%. Ora serve metterlo davanti insieme a Kolo Muani, in coppia. Metti due attaccanti così e vedi cosa fanno poi le difese avversarie...".
Infine un commento su Platini, che molti tifosi sognano che torni come dirigente: "Ha perso 10 anni e credo che abbia voglia di riscatto. Pensa che motivazioni potrebbe avere se diventasse presidente della Juve. Come vedrei bene Del Piero, tutta gente che ha competenze ed è intelligente. Sono gente che sa cosa fare. Sarebbe una cosa fantastica".







