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tmw / juventus / Editoriale
Non succede ma se succede sarà solo se ci crederanno squadra e allenatore. Fino alla fine...TUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:19Editoriale
di Vincenzo Marangio
per Bianconeranews.it

Non succede ma se succede sarà solo se ci crederanno squadra e allenatore. Fino alla fine...

Se il mantra della Juventus è "fino alla fine" chi siamo noi per interrompere questo auspicio. Sia subito chiaro, la premessa a tutto quello che scriverò è che parliamo di un qualcosa che avrebbe del miracoloso per come ci si è complicati la strada fino ad oggi, eppure, calcoli alla mano, e considerato soprattutto l'andamento lento di chi precede la Juve in classifica, è ancora possibile. La parola tabù è "scudetto", un miraggio soltanto fino ad un mesetto fa, ma quando cominci a recuperare punti mentre chi è davanti rallenta alle prese con un'accesa, benché altalenante, concorrenza allora crederci deve essere quanto meno un dovere. La Juventus non è stata costruita per vincere lo scudetto al primo anno di Motta, ma non era stata costruita neanche per finire fuori dalla Champions al primo turno o per finire lontanissima dai posti che devono riportarla necessariamente il prossimo anno a disputare la competizione europea più importante e remunerativa. Tra l'obiettivo e la realtà ci sono stati un mare di problemi: infortuni, adattamento ai nuovi carichi di lavoro, alla nuova filosofia, adattamento dello stesso tecnico alla sua nuova realtà e a tutte le pressioni e le aspettative che ne conseguono. Quindi, che ci fossero degli alti e bassi era da mettere in conto, meglio, però, se i bassi arrivavano all'inizio con una fine ancora tutta da scrivere.

Tra obiettivo e realtà, tuttavia, c'è, adesso, anche un sogno proibito. Quello di fare scacco matto a tutti, bruciare le tappe e andare a centrare quella che ad oggi sarebbe un'impresa anche se ti chiami Juventus. Ma, come dice la battuta di un noto film: si può fare. Il sogno potrebbe non essere così proibito se si pensa, come dicevo prima, all'andamento lento di chi è davanti. E vi spiego cosa non mi convince degli altri prima di raccontarvi cosa potrebbe rendere possibile l'impossibile. Il Napoli non mi ha mai completamente convinto, e l'ho sempre palesato. Conte è sicuramente un ottimo allenatore, uno dei migliori, nel ricostruire squadre disastrate come quella passata da uno scudetto al decimo posto. L'attuale tecnico dei partenopei riesce ad ottimizzare al massimo quello che ha, convincere i presidenti a fare i giusti sforzi sul mercato e sfruttare ogni energia fisica possibile nei suoi giocatori "convincendoli" a buttarsi nel fuoco per lui. Ma il Napoli non è una squadra che segna tanto, manca l'Osimhen della situazione o il giocatore che sa fare la differenza, ha perso persino Kvaratskhelia e non ha la coperta poi così lunga per affrontare al meglio l'inverno del campionato, non intervenendo neanche opportunamente sul mercato. La piazza pretende tanto e non riesce a creare un legame spirituale con un tecnico "troppo bianconero" e lo stesso Conte, ottimo costruttore, i miracoli non riesce a farli. Poi magari ci riuscirà ma a me non ha mai convinto e potrebbe subire le pressioni della piazza e della concorrenza aperta anche all'Atalanta

A proposito degli orobici, loro si, sono una squadra che non ha più nulla da perdere se non il sogno di uno scudetto proibito ma ampiamente alla portata, hanno un allenatore capace di fare miracoli come l'anno scorso con l'Europa League ma che risulta essere spesso anche una scheggia impazzita come quando ha attaccato la sua stessa società prima della gara con il Barcellona o "scaricato" Lookman nel giorno dell'uscita dalla Champions. Ma se hanno ritrovato serenità nello spogliatoio, Gasperini è uno che può centrare il sogno, ma deve passare anche per la Torino bianconera...

L'Inter è in evidente calo fisico e mentale. I vari Mkhitaryan e Calhanoglu sembrano lontani parenti dei giocatori che hanno trascinato i nerazzurri allo scudetto, Barella da solo non basta e le riserve (soprattutto in attacco) non garantiscono qualità. E poi c'è il fattore Champions. Per come si è delineato, il cammino dell'Inter rischia di portarla fino in fondo, alla finale di un torneo che fa venire più appetito del campionato ad Inzaghi che doserà le energie. Dosare le energie da prima con ampi distacchi è un conto, farlo da prima con distacchi minimi è altra roba.

E la Juventus? Se conferma il passo che ha trovato in campionato e ci riesce a credere fino in fondo e soprattutto se recupera quanto prima qualche difensore ha tutte le carte in regola almeno per provarci. Per aumentare le ansie di chi è davanti, puntare al massimo per scoraggiare e aumentare il distacco su chi insegue, garantendosi un posto in Champions e sperando in altri passi falsi di chi è davanti. Sarebbe un'impresa epica raggiungibile solo se tecnico e squadra ci credono sopra ogni cosa, anche, e soprattutto, sopra possibili divergenze di spogliatoio. Magari è vero, sono un sognatore, ma senza sogni da realizzare diventa tutto più grigio e scontato. Imporsi il massimo e fare di tutto per raggiungerlo correggendo una rotta sbagliata è il modo migliore per crescere e magari cominciare da prima il prossimo anno. Ma per i sognatori come me sia chiara una cosa: se ci si riesce ce la godiamo, se non riesce resterà il rimpianto di essersi svegliati prima ma senza troppi processi per una squadra che non era nata per vincere lo scudetto già quest'anno. Il resto lo vedremo....