Fuoco di paglia o riscatto? A breve sapremo. Motta deve avere il coraggio di cambiare. Mercato, soldi spesi bene?
Inizio della risalita o fuoco di paglia? Lo scopriremo solo vivendo, come cantava il maestro Lucio Battisti. E non è una battuta visto che se c’è un aspetto della Juve di Motta che abbiamo imparato a conoscere è la sua imprevedibilità, o se vogliamo vederla dal lato negativo, la mancanza di continuità. Al momento prendiamoci una vittoria che fa bene al morale, alle coronarie dei tifosi e di conseguenza alla classifica che resta sempre deficitaria, ma molto aperta. Oltre ai tre punti ci prendiamo anche una certa voglia di lottare che abbiamo oggettivamente notato, e che spazza via ogni discussione sulla voglia del gruppo di stere dalla parte del tecnico. Questo non vuol dire che non ci siano scontenti o mal di pancia, ma che almeno quando si scende in campo, l’unico obiettivo è quello di provare a portare a casa la vittoria.
Le gravi sconfitte con Napoli e Benfica, condite dalle “ bombe” scagliate da Danilo in occasione del suo addio, potevano lasciare conseguenze gravi. Ed e’ quello che abbiamo pensato quando l’Empoli è passato in vantaggio. Una mezz’ora da incubo, cancellata poi da una reazione che tra la fine della prima parte e il secondo tempo, ha legittimato una vittoria più che meritata contro un Empoli, che non va dimenticato, era privo di ben 6 titolari. Dunque piedi ben fissati a terra, ma sappiamo che la migliore medicina in queste situazioni è la vittoria. Diciamo che la Juve ha compiuto il suo dovere, adesso si volta pagina e si pensa subito a Como, dove si dovrà cercare la vittoria per dare continuità in campionato e vitamine necessarie per affrontare il primo dentro/ fuori della stagione, il play off di Champions con il Psv.
Motta adesso ha quasi tutta la rosa a disposizione. Sarebbe il caso che rivedesse alcune sue forti convinzioni. La squadra può giocare con due punte, ovviamente supportate da un buon centrocampo (come si fa a tenere fuori Thuram?) ma Kolo e Dusan possono essere una valida soluzione, i due si sono anche cercati nei minuti in cui hanno giocato assieme. Non ci sono veri e propri leader in campo, e allora che sia la squadra a compattarsi divenendo uno leader dell’altro. Incaponirsi in situazioni che ormai gli altri allenatori hanno individuato per non ammettere che cambiare si può, anzi di deve, sarebbe un errore madornale che alla Juventus nessun allenatore si può e si deve permettere.
Non è una vittoria che cambia tutto, ma una vittoria porta serenità, porta aria più pulita e deve far riflettere l’allenatore che non esiste un “ suo “ calcio, ma un calcio funzionale agli uomini che si hanno.
Due parole sul mercato che finalmente si chiude. Si poteva fare meglio? Certo soprattutto sul centrale, ma aspettiamo di vedere in campo Kelly, centrale di qualità, fermato spesso da infortuni e che nell’ultima avventura al Newcastle non ha trovato molto spazio con appena 300 minuti giocati. Ma sa il fatto suo, e pur non essendo la prima scelta può tornare utile. Va detto però che l'investimento fatto è importante, considerando anche che a giugno il difensore poteva essere preso a paramentro zero. 14 milioni e mezzo per il riscatto, su cui vige un obbligo legato a paramentri pressoche scontati, 3 milioni per il prestito immediato, più eventuali altri 6,5, legati però a bonus non facilmente raggiungibili. Operazione che pesa per circa 17,5 milioni. Cosi come momento si spiegano male i 13 milioni, non proprio due spiccioli, spesi per Alberto Costa vero oggetto misterioso, mentre servono ulteriori test per giudicare Veiga. Kolo Muani ha impattato nel modo migliore, ma la squadra deve capire che non lo si può servire solo ed esclusivamente con lanci lunghi altrimenti si rischia di vanificare le qualità di un elemento che può tornare utile da qui a fine stagione e chissà anche in futuro. Nessun voto e nessun giudizio, per questo aspettiamo maggio.Umanamente dispiace per la cessione di Fagioli. Prodotto del vivaio juventino e bianconero dentro. Come detto più volte in radio, ritenevo un passaggio da fare già a giugno. Oggi, il trasferimento alla Fiorentina, per una cifra, che se si raggiungeranno i bonus, sfiorerà i 20 milioni. Niccolò aveva bisogno di cambiare aria, ma ho dei forti dubbi sul fatto che Firenze possa essere per lui la scelta giusta.
Non ci sarebbe da spettare invece per fare chiarezza dopo la puntata di Report su alcune “anomalie” che riguardano l’Inter. Tutte cose sapute e risapute ma che adesso sono emerse alla luce del sole. Chinè, e non solo, se ci siete battete un colpo…Oppure dobbiamo pensare che chi “ produce emozioni” può fare e disfare in barba ad ogni legge o regolamento?