Bonatti: "Mbangula non voleva tornare a Torino durante il Covid. Noi fummo duri e lui..."

Samuel Mbangula è un'altra della "creature" che Andrea Bonatti ha contribuito a creare e "consegnare" alla Prima Squadra della Juventus. L'esterno d'attacco belga è riuscito a emergere con Thiago Motta, ma non ci sarebbe stato alcun inizio impattante senza la gestione "da bastone" dell'ex allenatore dell'Under 19 bianconera. Interpellato dai microfoni di gianlucadimarzio.com, il tecnico bresciano ha raccontato quello che forse è stato il punto di svolta dell'ascesa del classe 2004. Siamo in epoca Covid e l'attuale numero 51 bianconero è in patria. La situazione di quel particolare periodo storico è molto difficile e il ragazzo di Bruxelles non vuole tornare a Torino. È proprio qui che interviene Bonatti, che lo costringe a riaggregarsi alla squadra. Il resto è storia, che proponiamo di seguito.

"Nel periodo Covid, Samu era andato a casa in Belgio e non voleva più tornare a Torino. A lui sono molto legato, è sempre stato smart: intelligente e furbo. Quella volta siamo stati duri: ‘Tu domani vieni qui, punto: in aereo, in macchina, in bici, non ci interessa’. Eravamo lì per aiutarlo e sapevo che lui poteva aiutare noi. È tornato e si è conquistato il posto da titolare, sotto-età, in partite importanti: ad Alkmaar contro l’AZ in un ottavo di Youth League e poi con l’Atalanta in semifinale scudetto".