Antonio Conte sulla VAR ha ragione ma…
Antonio Conte a mio avviso è stato perfetto ieri sera al termine di Inter-Napoli. Senza entrare nel merito dell’episodio specifico, il tecnico degli azzurri, ex bandiera della Juventus, ha sottolineato l’irrazionalità del protocollo VAR e del funzionamento dello strumento. A volte interviene, altre no, quando non interviene è che non poteva farlo, e se interviene per correggere un errore anche quando non poteva farlo, in fondo va bene lo stesso.
Insomma, c’è tanta confusione, ma non da ieri né da ieri l’altro e chi scrive aveva anticipato già nel 2017 tutte le problematiche che avrebbe comportato la nuova era VAR. Conte chiede onestà e linearità nell’utilizzo della tecnologia, onde evitare retropensieri. Ripeto, discorso impeccabile, ma come al solito ciascuno dei protagonisti interviene solo in occasione di episodi che (anche solo in teoria) sono andati loro contro.
Nei giorni scorsi è toccato ad Alessandro Nesta, in passato anche ad allenatori di altre big e che oggi casualmente minimizzano solo perché gli episodi stanno girando a loro favore. Simone Inzaghi, che spesso abbandona l’area tecnica come un “tarantolato” (Mara Canà dixit) ora chiede pazienza e di aiutare gli arbitri. La verità è semplicemente che con un protocollo interpretabile e un regolamento altrettanto interpretabile e con una classe di arbitri e varisti non proprio eccellente, il risultato è un campionato in cui le partite sono purtroppo “indirizzabili”: basta scegliere di volta in volta l’interpretazione che più aggrada e ad OpenVAR si trova puntualmente una toppa per giustificare l’errore (vedasi l’ultimo rigore non dato all’Udinese a Bergamo). Questa Rocchi-League non piace a nessuno, ma nessuno darà oggi ragione ad Antonio Conte, fino al prossimo episodio a sfavore.
Simone #Inzaghi: "Le parole di #Conte? Non ho nulla da commentare, Antonio ha parlato per se stesso. A volte, il #VAR dà e a volte toglie. Dobbiamo dare una mano all'arbitro... Può capitare che sbaglino, stanno facendo del loro meglio" pic.twitter.com/dFAbY9qoqO
— Mirko Nicolino (@mirkonicolino) November 11, 2024