Juve-Eca schiaffo alla Superlega e ritorno al passato
Il ritorno della Juve nell'Eca era annunciato da tempo, come del resto l'abbandono della Superlega, temporaneo o definitivo si vedrà. Ad Atene la prima assemblea della Confindustria del calcio europeo con l'ad Scanavino, il Direttore commerciale Calvo e la new entry dirigenziale, alias Giorgio Chiellini. Fermo restando al questione Diarra che potrebbe cambiare il mercato, sul tavolo il capitolo Mondiale per Club. Come noto, le associazioni dei calciatori protestano per un calendario troppo compresso. In ballo ci sono interessi economici importanti, malgrado le difficoltà della Fifa nel reperire tv in grado di offrire cifre importanti per i diritti. Le necessità delle società si scontrano con quelle delle Nazionali.
Chiellini si dice orgoglioso di rappresentare la Juve in un contesto importante come l'Eca e presto avrà un ruolo più operativo. Dal canto suo Scanavino, va al sodo: “E' un'opportunità per noi essere all'interno di un sistema che ha come obiettivo di sviluppare il mondo del calcio”. Il fattore economico, come sempre, prevale. Ancora l'ad bianconero: “E' proprio l'Eca che sta negoziando con la Fifa i ricavi per il Mondiale per Club”. L'associazione delle società europee, presieduta da Al -Khelaifi è in sintonia con il Governo del calcio continentale, vale a dire la Uefa. Insomma, la Juve è di nuovo nella stanza dove si prendono le decisioni, se vogliamo del vero potere. E lo fa riprendendo la vecchia strada. Un ulteriore taglio rispetto all'era targata Andrea Agnelli, uno dei promotori della Superlega dopo aver lasciato proprio il timone dell'Eca. La confindustria del pallone europeo ha acquistato un ruolo chiave all'interno della Uefa proprio grazie all'ex presidente della Juve. Che invece si fece promotore della Superlega, a suo avviso la vera rivoluzione per cambiare lo status quo.