Eroici: battuti due avversari nella stessa serata, Lipsia e Ceferin (Sanfelici)
RB LEIPZIG - JUVENTUS 2 a 3 CHAMPIONS LEAGUE
DI GREGORIO 6 Vittima delle indicazioni che il Palazzo ha impartito al sig. Letexier. Se il pallone tocca prima il ginocchio e poi sfiora la mano che il portiere sta ritraendo, solo un automa della U.E.F.A. può espellere l’estremo difensore, al V.A.R. Prende un goal senza colpe e vigila attento in area. E’ tempista nell’uscita incriminata, ma meno della giacchetta rossa.
SAVONA 5 Solo la sfrontatezza (per il momento, geniale) di Thiago può pensare a marcare Xavi Simons con un ragazzo promettente ma acerbo. Questa volta l’acerbo ha prevalso sulle promesse. Avanti con gli effetti speciali… (DOUGLAS LUIZ 4,5 Altro effetto speciale: andando verso la fase calda della gara senza ritorno, la logica dice che Thuram o Locatelli… macchè, entra uno che può costruire e non difendere. Risultato: rigore per il Lipsia e partitaccia che peggio non si può. Ma Francisco ci fa vincere e Motta ha ragione lui. Zitti tutti. Douglas ne combina una più di Bertoldo, comunque)
BREMER S.V. la sua partita dura 4 minuti, fino a quando Openda, prende la mira e di spalla lo apre in due come una scatoletta. Di spalla, d’accordo, ma c’è modo e modo di entrare di spalla e Letexier inizia lo show. (GATTI 7 A freddo si sistema a fianco di Kalulu, roba mai provata. Dopo alcuni attimi di timidezza, cresce fino a dominare la trequarti amica con interventi salvifici, tra i quali uno di giustezza ad annullare un pericolo grave. Gattone mio, sei bello quando difendi così)
CAMBIASO 6,5 Mi piacerebbe che finalmente il solito telecronista di fede interista imparasse che Andrea ha una sola “esse” e che di Cambiasso non ce ne frega niente! Se partecipa attivamente alla dormita che consente a Sesko di portare in vantaggio i padroni di casa, si riscatta servendo una gran palla su cross a Dusan per il pareggio. Lotta nel finale come un leone respingendo, uscendo dall’area di rigore, trascinandosi e trascinando.
FAGIOLI 7,5 Mostruoso, semplicemente mostruoso. 62 passaggi giusti su 63. A me i numeri nel calcio non solo non piacciono, ma li trovo deleteri. Questa statistica però spiega meglio di ogni parola come Fagiolino abbia imperato in mezzo al campo. Sarà perché in Europa le marcature sono più lasche, ma nell’asse verticale mediano tra le due trequarti, Nicolò è incontenibile.
McKENNIE 7 Alla vigilia in TV a precisa domanda ho risposto che McKennie avrebbe giocato. Azzecco pure io le previsioni, certe volte meglio del fu Mago Gabriel. Non si può fare a meno dello yankee. In mezzo ad una mischia chi si butta? Chi esce da un contrasto palla al piede? Chi dà sostanza al filtro di centrocampo? Lui, McKennie che ad ogni estate sembra sull’orlo dell’addio e che poi un paio di mesi dopo te lo ritrovi a fare a botte nella Juve e per la Juve.
NICO GONZALEZ S.V. Al 10° si siede per terra e lo vanno ad alzare in tre. Mi dispiace per lui, ma ora col senno di poi, posso azzardare un intervento di Eupalla che, vedendo la squadra menomata oltre misura dal destino, ci mette una pezza. E se le dee rammendano, vengono fuori dei capolavori… (FRANCISCO CONCEICAO 7,5 Scomodo Gianni Meccia: “Rotola, rotola, rotola/ strada facendo rotola/rimbalza qua e là” Chi è Gianni Meccia? Siete troppo giovani… Scardina la difesa tedesca quasi da solo, salta gli avversari come birilli, cade, si rialza come tarantolato e lucido lucido, infilza Gulacsi come un tordo. Se non siete saltati ad abbracciarvi, siete juventini “falsi”)
KOOPMEINERS 6 Anche sfortunato, dato che una bella conclusione si stampa sul palo. Ci mette tutta la volontà di cui è dotato, ma non ha la fortuna con sé. Alla fine si immola nell’ennesimo contrasto, zoppicando per un po’, ma i compagni non si possono lasciare soli e non cede.
YILDIZ 5,5 Finisce che, per essere giusto fino in fondo, qualcuno mi dirà che ho per Kenan una idiosincrasia. Già capitato. Benedetto ragazzo, se per la prima mezzora è “non pervenuto”, se poi con la squadra in difficoltà non sa uscire dalle solite giocate tanto fumo e poco arrosto, se appena Thiago ha la necessità di far entrare il portiere fa uscire lui, non è perché ce l’ho con il turchino! Datemi anche solo Di Marco e vi solleverò la coppa scudetto. (PERIN 7 Chiamato a salvare la patria, fa qualcosa di più: dà sicurezza alla difesa e la dirige nei momenti terribili dei 9 minuti di recupero, secondo l’articolo 4 del manuale del bravo arbitro, prediletto dal Palazzo. Ogni volta che para, il suo restare a terra è un’iniezione di speranza e fiducia per un popolo.)
VLAHOVIC 8 Doppietta di Sesko, doppietta di Dusan e senza rigori. Come possa un centravanti passare da prestazioni imbarazzanti a partite decise quasi da solo, è uno di quei misteri paragonabili al numero di congregazioni femminili esistenti. Sta di fatto che prima sbertuccia Lukeba, girando in porta un traversone di Cambiaso, poi partorisce un’idea meravigliosa, che si concretizza solo nella mente dei campioni e da fuori area centra la porta a fil di traversa con un pallonetto da antologia. Per stavolta può bastare, ma tanta roba…
THIAGO MOTTA 8,5 In solo due partite, Genoa e Lipsia, il mister ha fugato tutti i dubbi leciti, tutte le perplessità reali che avevo a inizio stagione. Thiago sta costruendo una compagine che non digrigna i denti di fronte all’avversario, non si produce in vistosi colpi da teatro, non insegue lo spettacolo fine a se stesso. La Juventus che è di Mottiana fattura è una squadra con gli attributi enormi, che fa valere nei casi canonici, quando urge davvero. E’ una squadra che si compatta e non si tira indietro. E’ una squadra, ecco che cosa è. Il livello tecnico è raddoppiato dall’anno scorso, per merito di una rivoluzione autentica fatta in estate, ma se non lo si sfrutta a che servirebbe? Motta sta facendo un capolavoro sulle teste dei suoi ragazzi, sulla psiche dei “vecchi” troppe volte labile, sulla appartenenza ad un progetto che vede tutti coinvolti. Risposte chiare e convincenti: si doveva a tutti i costi sbancare Marassi ed è stato fatto. La Juve non era mai stata in svantaggio: bene, in una sola partita è successo per ben due volte. Non solo si è rimontato, ma si è vinto. In dieci. Altro azzardo che mi sono preso alla vigilia: ho detto che se dovessimo battere lo Stoccarda, con 9 punti in 3 partite, saremmo già qualificati nei 24. Perchè trovare 9 squadre che facciano almeno 10 punti è questione quasi impossibile. Per lo meno Aston Villa e Manchester City farebbero meno paura. Grande serata e grande scorno per un avvocato sloveno e per il suo compagno di merende italico.
Marco Edoardo SANFELICI