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L'analisi Tattica di Empoli-Juventus: cosa non ha funzionato al CastellaniTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 16 settembre 2024, 18:07Primo piano
di Nerino Stravato
per Bianconeranews.it

L'analisi Tattica di Empoli-Juventus: cosa non ha funzionato al Castellani

Il pareggio a reti bianche dei ragazzi di Motta in Empoli-Juventus analizzato per voi dalla redazione di Bianconera News

La Vecchia Signora riprende il cammino in campionato con lo stesso risultato ottenuto contro la Roma prima della sosta per le Nazionali.
Lo 0-0, maturato dopo i novanta minuti contro l’Empoli, ha fatto storcere il naso a più di qualche tifoso bianconero, che credeva di poter vedere una Juve più brillante e incisiva al cospetto dell’undici di Mister D’Aversa.

Fase di non possesso

Il sistema di gioco iniziale è leggermente diverso da quanto visto nelle prime 3 giornate. Un 1-4-3-3 con Locatelli vertice basso di centrocampo e la coppia Koopmeiners-Douglas Luiz che fungono da interni di centrocampo. In fase di non possesso la squadra si schiera in una sorta di 1-4-1-4-1, provando un aggressione forte con il pallone in possesso al terzo di difesa o al quarto di centrocampo avversario. Questo tipo di pressione viene gestita bene dai toscani. Quando la Juve riesce a recuperare il pallone alto manca di brillantezza e precisione per provare a portare pericoli dalle parti di Vasquez Llach

Fase di Possesso

In fase di costruzione la Juve fa accentrare Cambiaso al fianco di Locatelli formando l’ormai noto 3-2 con Gatti, Bremer e Kalulu dietro. Motta prova a mettere in difficoltà l'1-3-4-2-1 di D’Aversa svuotando la parte centrale del campo e allargando i due interni, Koopmeiners e Douglas Luiz, che si posizionano vicini ai due esterni d’attacco Yildiz e Nico Gonzalez.
L’obiettivo di Motta è quello di creare dei 2 contro 1 in quella zona di campo. Questo costringe i due esterni avversari ad alzarsi ed eventualmente a lasciare Nico e Yildiz in 1 contro 1 contro i centrali di destra e sinistra. Tale situazione, però, non avviene, soprattutto per merito dei giocatori in maglia azzurra. I toscani confermano l’ottimo stato di forma e sbagliano poche scelte sull’aggressione palla, facilitati anche da una manovra poco fluida e veloce dei bianconeri. Nella ripresa Motta prova a cambiare, avvicinando di più i due interni nel centro del campo, provando a riempire di più l’area di rigore. Anche Cambiaso prova ad allargarsi di più provando a muoversi da terzino puro piuttosto che da regista aggiunto. Da un suo inserimento sulla corsia di sinistra nasce l’occasione al minuto 52. Imbucato con un filtrante da Locatelli, effettua un cross sul secondo palo che Koopmeiners indirizza in spaccata verso la porta: solo Vazquez ha evitato guai peggiori all'Empoli. Oltre ai meccanismi ancora di oliare nella nuova idea di calcio di Thiago Motta, la fase offensiva soffre della mancanza di un’altra componente fondamentale: la vittoria nei duelli.
Proprio grazie a uno dei pochi duelli vinti, nasce la più grande occasione per la Juve. Palla forte di Locatelli su Nico Gonzalez, che riceve spalle alla porta e con un controllo orientato verso l’interno salta Viti e si apre il campo in avanti.
Il suo meraviglioso passaggio in profondità non viene però capitalizzato da Vlahovic, che si presenta tu per tu con Vazquez mediante un ottimo movimento, ma si fa ipnotizzare dal portiere colombiano.
 
Conclusioni


La trasferta di Empoli, anche se non ha portato i 3 punti, lascia comunque una certezza alla Vecchia Signora: la solidità difensiva.
Il quarto cleen sheet consecutivo conferma come la squadra ha assimilato bene i dettami tattici del Mister. Invece la fase offensiva ha subito una forte battuta d’arresto nelle ultime due partite. Non solo non sono arrivati i gol, ma anche le occasioni si sono ridotte drasticamente rispetto alle prime due giornate. Vedremo se già da domani, all’esordio nella nuova Champions League, la Juventus tornerà a far esultare con regolarità i tifosi bianconeri